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Roma ancora sotto choc. La Samp si sente grande

I giallorossi non riescono a dimenticare la batosta con il Bayern. Gervinho ci prova ma è sfortunato. Mihajlovic resta imbattuto dopo otto giornate

Roma ancora sotto choc. La Samp si sente grande

Una Roma frastornata, forse stanca fisicamente, e ancora con la mente non completamente libera dopo la batosta rimediata con il Bayern. Il risultato è uno 0-0 (raro nell'epoca di Garcia, prima volta senza gol in questa stagione) che non cancella l'amara serata di Champions, chiude una delle settimane meno felici della gestione del condottiero di Nemours e rischia di riallontanare i giallorossi dalla Juve che oggi ospiterà il Palermo. Le occasioni alla Roma non sono mancate, certo (vedi la paratona di Romero su Florenzi), ma l'esame Sampdoria - ancora imbattuta dopo otto giornate, non accadeva dalla stagione 1990-91, quella dello scudetto - era difficile, come ha dimostrato anche la partita di ieri a Marassi. Squadra ben disposta in campo, molto compatta e attenta, quella di Mihajlovic che merita la bella classifica finora conquistata.

Ma il quesito da porsi è se la bella macchina di Garcia non inizi ad accusare qualche colpo a vuoto, cosa che l'anno scorso era accaduta un po' più avanti - era il mese di novembre - anche perché non c'era l'impegno europeo. La risposta la daranno subito il Cesena fra tre giorni e poi il Napoli nella delicatissima trasferta del 1° novembre. La sensazione è che il gruppo giallorosso debba ritrovare vigore fisico e psicologico. La Sampdoria per la prima volta in stagione non vince in casa, ma il pari le può star bene.

Se nel 2007 Spalletti, dopo i sette gol rimediati a Manchester, cambiò quattro giocatori contro la Sampdoria, Garcia va oltre modificando cinque undicesimi della squadra titolare bastonata dal Bayern. La difesa, complice anche il secondo turno di squalifica di Manolas, è il reparto che presenta più ritocchi con Holebas preferito al Cole «suonato» dagli attaccanti bavaresi. La vera sorpresa è però il duttile Florenzi, arretrato a metà campo al posto di un Pjanic - in campo solo negli ultimi venti minuti per festeggiare la 100ª con la Roma - spremuto molto in quest'avvio di stagione.

La curva della Samp mostra uno striscione per la tragedia che ha colpito la famiglia De Amicis (padre Stefano e figlio Christian di 7 anni travolti e uccisi da un'auto mentre tornavano a casa dopo Roma-Bayern), i giocatori giallorossi indossano nel prepartita una maglietta con una loro foto scattata proprio nella serata dell'Olimpico.

La gara è intensa, ma non spettacolare. Poche le occasioni da rete, nate più che altro da improvvise fiammate. Nella prima mezz'ora i giallorossi soffrono la corsa e il pressing della Sampdoria mentre nel finale di tempo riescono ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Romero. La squadra di Garcia è poco precisa nei passaggi, ma va vicina al vantaggio grazie a Gervinho che coglie un palo dopo un'azione personale sul lancio preciso di Astori. Totti, alla settima partita di fila, appare un po' fuori dal gioco anche perchè i centrocampisti non riescono a far scorrere velocemente il pallone.

Il ritmo dei giallorossi sale nella ripresa quando riesce a prendere campo, con la Samp costretta a chiudere i varchi e a tentare saltuariamente qualche ripartenza. Mihajlovic inserisce il più offensivo terzino Mesbah e arrivano l'occasionissima di Okaka, che sotto porta mette alto, e di Gastaldello che si libera bene in area ma sbaglia la mira. Romero, portiere di livello mondiale, compie un miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Florenzi che blinda lo 0-0.

La Samp può sorridere, la Roma - per una notte di nuovo al fianco della Juve - un po' meno.

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