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Fifa, Infantino: "Io tifoso dell'Inter da sempre. Ammiro Mourinho"

Gianni Infantino, numero uno della FIFA, ha confermato di essere un grande tifoso dell'Inter e di ammirare profondamente l'ex tecnico nerazzurro Mourinho

Fifa, Infantino: "Io tifoso dell'Inter da sempre. Ammiro Mourinho"

Gianni Infantino è stato eletto Presidente della FIFA poco più di un anno fa: era il 26 ottobre del 2015 quando prese il posto del connazionale svizzero, il dimissionario Joseph Blatter. Il 46enne nato a Briga, nel 2000 entra a far parte dell'Uefa e nel 2009 diventa il segretario generale fino al 2015, appunto, quando fa il salto di qualità venendo eletto all'unanimità come nuovo numero uno della Fédération Internationale de Football Association.

Infantino, negli anni, non ha mai nascosto la sua fede calcistica per l'Inter e anche in questo momento duro per i colori nerazzurri ha voluto ribadire il concetto. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport: "Sempre interista? Sì, sempre! Lo sapevo che non avrei dovuto rispondere a queste domande... Sono quei virus che ti prendi da bambino. Mio padre era interista, ed era presente da tifoso alle finali di Coppa dei Campioni degli anni ‘60, seguendole dal vivo. Così, la prima partita che mi ha portato a vedere è stata una partita dell’Inter, al Meazza. E basta, quando entri in quello stadio basta, non capisci più niente! Adesso? E’ un periodo di transizione, ma gli interisti sono abituati a questi periodi. La sofferenza? Anche, la sofferenza è una scuola di vita e, quando si soffre, poi si apprezzano molto di più le gioie e le vittorie. Quando si è tifosi si fa il tifo e basta, non si pensa ad altro. Pioli? In bocca al lupo a lui e a tutti gli allenatori. Adesso sono presidente, devo essere neutrale, svizzero. Amo ancora Mourinho da tifoso? Mah, Mourinho assolutamente si: un grandissimo. Il portoghese è un personaggio che ha dato e sta dando moltissimo al calcio, con le sue idee, i suoi modi di fare. Ovviamente, o lo si ama o lo si detesta, e io faccio sicuramente parte della prima categoria. Ma abbiamo bisogno di personaggi così, di innovatori che dicono quello che pensano, che non sono sempre diplomatici.

Abbiamo bisogno di queste persone nel calcio, dunque Mourinho è sicuramente fra i grandi, fra le leggende del calcio”.

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