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Fifa, il Sudafrica ammette un pagamento di 10 milioni

Nuove rivelazioni sullo scandalo che ha coinvolto il calcio mondiale. Nel mirino anche i 2,2 milioni di dollare alle Isole Cayman per costruire una nuova sede e due campi da calcio

Fifa, il Sudafrica ammette un pagamento di 10 milioni

Il Sudafrica ha pagato 10 milioni di dollari dopo aver ottenuto i Mondiali del 2010. Danny Jordaan, presidente della Safa, la Federcalcio sudafricana, conferma al Sunday Independent che quel pagamento è stato fatto alla Concacaf, la Confederazione dell’America Centro-Nord attorno a cui ruota l’ultimo scandalo che ha travolto la Fifa. "Ma non ho pagato nè preso mai una tangente in vita mia - si affretta a chiarire - potete chiederlo a tutti i dirigenti Fifa con cui ho avuto a che fare".

Il pagamento è stato fatto nel 2008 mentre il Mondiale al Sudafrica è stato assegnato nel 2004. "Come potevamo aver pagato una tangente per dei voti a quattro anni di distanza?", si difende Jordaan, all’epoca a capo del Comitato organizzatore, aggiungendo che quei 10 milioni di dollari erano il contributo che il Sudafrica ha voluto dare per il fondo della Concacaf - allora guidata da Warner, ex vicepresidente Fifa fra le persone incriminate dall’indagine dell’Fbi - destinato allo sviluppo del calcio. Il New York Times, intanto, pone nuovi interrogativi sulle politiche Fifa e in particolare sui 2,2 milioni di dollari partiti da Zurigo dal 2002 a oggi e finiti nelle mani della Federazione delle Isole Cayman per costruire una nuova sede e due campi da calcio. "Una generosità che sembra più che improbabile considerando che le Isole Cayman, paradiso fiscale e del turismo - si legge - sono al 191esimo posto fra le 209 nazionali di calcio, non hanno mai giocato un Mondiale e l’intera popolazione, circa 58mila persone, non riempirebbe i più importanti stadi al mondo". Detto che i suddetti campi sono ancora lontani dell’essere completati, il New York Times ricorda che originario delle Cayman è Jeffrey Webb, vicepresidente Fifa e numero uno della Concacaf fino all’arresto di mercoledì scorso assieme al suo braccio destro Costas Takkas. Lo stesso Webb che Blatter ha inserito nella commissione finanziaria della Fifa e poi messo a capo della task force contro il razzismo, al punto da indicarlo in un’occasione, un gala nell’ottobre 2013 dopo l’elezione a presidente della Concacaf, come il suo possibile erede.

La BBC, intanto, fa sapere che due banche britanniche hanno avviato delle indagini interne per capire se sono state sfruttate per le tangenti finite ai dirigenti Fifa.

Si tratterebbe di Standard Chartered e Barclays, che assieme alla HSBC sono state citate nel dossier dell'Fbi ma senza alcuna accusa.

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