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Fiorentina e Inter si annullano nel festival del Var

Cinque gli episodi decisi da Abisso al video Gol viola dopo 17 secondi e pari al 101'

Matteo Basile

Quando si è travolti dalle polemiche e dal caos ci sono soltanto due possibili risposte. O ci si sfalda e si perdono tutte le certezze, o ci si ricompatta e si trovano risorse che non si pensavano di avere. L'Inter dopo il caso Icardi, ha scelto di rispondere con la forza del gruppo e con l'orgoglio. Ma questa volta non è bastato. In una partita folle in cui il migliore, o forse il peggiore in campo, è stato il Var, tra Fiorentina e Inter arriva un pareggio 3-3 all'undicesimo (!) minuto di recupero quando per l'Inter sembrava ormai fatta. Subito in svantaggio, l'Inter ha ribaltato tutto ma non è stata in grado di gestire due gol di vantaggio. Immatura o pazza? Semplicemente Inter. In una gara che sì, è stata pazza dall'inizio alla fine. E dove probabilmente si è visto il record di utilizzo della tecnologia.

Il caso Icardi resta sullo sfondo. L'ex capitano degradato è ancora fuori. La situazione tra l'argentino e la società resta complessa ed è ora in fase di stallo. Spalletti ha detto apertamente che lo aspetta al più presto e non vede l'ora di poter contare di nuovo su di lui ma la realtà è che il pallino è in mano al giocatore. che dovrà decidere quando ritornerà a disposizione del gruppo. Con la solita incognita legata alle uscite, specie via social, della moglie-manager Wanda Nara le cui esternazioni sono sempre destinate a far rumore e spesso a creare caos. Si vedrà.

Intanto l'Inter va, anche se questa volta solo a metà. L'inizio è scoppiettante, da brividi (e non per il vento freddo che soffia sul Franchi) per l'Inter. Appena 17 secondi e Chiesa pesca Simeone a due passi da Handanovic. Gol dell'argentino anche grazie alla deviazione di De Vrij che la lega calcio etichetta come autogol (gol visto al Var). Ma passano solo 5 minuti e l'Inter trova il pari. Un rinvio della difesa viola è spostato dal vento, Nainggolan centra per l'ex Vecino che al volo batte un incerto Lafont (anche qu, gol visto al Var). È la Fiorentina a fare la partita con una carica agonistica quasi feroce. Simeone, Veretout, Chiesa e soci, corrono su ogni pallone come fosse l'ultimo mettendo pressione all'Inter. Che però rischia poco, eccezione fatta per un gol mangiato da Gerson e tiene botta, fino a quando la palla buona capita a Politano. Minuto 40, classico movimento a rientrare, tiro a giro sul secondo palo che coglie ancora un po' in ritardo Lafont e Inter che si ritrova in vantaggio.

Cinque minuti della ripresa il Var torna protagonista. Su una punizione dalla trequarti di Brozovic nessuno, a parte l'occhio elettronico coordinato da Fabbri, si accorge del tocco di braccio di Edimilson Fernandes. Dopo aver visto le immagini, Abisso assegna il rigore che Perisic trasforma senza problemi. 3 a 1 e partita in cassaforte? Non scherziamo. C'è la follia della gara è c'è il Var, ancora. Una sassata di Biraghi fulmina Handanovic e riaprirebbe la gara, perché Muriel, appena entrato, scalcia D'Ambrosio pochi istanti prima del gol che viene dunque annullato dal video. Ma comunque non è finita. Nemmeno a parlarne. Perché proprio Muriel si inventa una traiettoria incredibile su punizione da quasi 30 metri e pesca l'incrocio dei pali. Poi c'è il finale, in pieno stile Inter. Contropiedi non concretizzati, sofferenza, fino al 95' quando D'Ambrosio tocca un cross di Chiesa, forse di petto o forse di braccio. Abisso va al monitor e dopo un tempo infinito decide che è rigore. Scelta molto dubbia, al limite, ma Veretout è freddo e trasforma. Stavolta è davvero finita. Pareggiano Fiorentina e Inter. Vince il Var.

Perde il calcio per come ce lo ricordavamo. O forse è meglio così?

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