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Valentino è da 10 e lode. Questo è l'anno buono

È il numero di vittorie in carriera di Rossi dopo il trionfo argentino. Dovizioso è 2°. Vale, Andrea e Iannone adesso guidano la classifica

Valentino è da 10 e lode. Questo è l'anno buono

Valentino Rossi balla un tango mondiale. La rimonta del Dottore in Argentina finisce con un trionfo macchiato solo dalla caduta di Marc Marquez nel corpo a corpo a due giri dalla fine. Ma la vittoria era già scritta per Rossi protagonista di un ritorno entusiasmante dall'ottavo posto. Un finale al cardiopalma con il nove volte campione del mondo che è piombato sullo spagnolo e ha affondato il colpo. A quel punto Marquez ha tentato il tutto per tutto, ha reagito al sorpasso ma non ha fatto i conti con il Dottore che ha tenuto duro e il pilota della Honda ha avuto la peggio nel contatto. Stabilire le responsabilità è un esercizio inutile quando ci si trova di fronte a due campioni del genere e infatti la direzione gara, messi sotto investigazione i due piloti, alla fine non ha ravvisato responsabilità. Lo spettacolo non fa sconti e nella storia di duelli finiti a sportellate e con un protagonista a terra è costellata la storia della classe regina. La versione di Rossi non ammette repliche: «Mi dispiace per Marquez. Spero non si sia fatto male, ma penso che abbia sbagliato lui».

La certezza è quella di uno straordinario Rossi che firma la vittoria numero 110 in carriera. Il massimo per un dottore... pronto davvero a dare l'assalto al decimo titolo. Quella sarebbe la lode. Si era capito già sulla griglia di partenza che aveva in serbo qualcosa di speciale. A lungo rannicchiato di fianco alla sua Yamaha, come a entrare in simbiosi con la moto a stabilire un patto per l'impresa. Dopo la bella partenza vanificata da un contatto con Iannone, Rossi si è ritrovato di nuovo ottavo, stessa posizione da cui era partito negli ultimi due trionfi. Non si è scomposto, ha iniziato a menare le danze a suon di sorpassi. Avversari saltati come birilli, il compagno di box Lorenzo, un fantasma, compreso. E in 10 giri si è ritrovato a guidare la caccia a Marquez andato in fuga sfruttando la gomma più morbida sul posteriore. Scelta che non ha pagato perché ha avuto ragione Rossi, che aveva optato per quella più dura.

Dietro la caduta di Marquez ha spalancato il secondo gradino del podio ad Andrea Dovizioso con una sempre più convincente Ducati. A completare il podio Crutchlow che brucia Iannone con un sorpasso all'ultima curva festeggiato senza limiti, tradito dalla voglia di battere da ex la Ducati.

Sfuma così il secondo podio tutto tricolore dopo quello in Qatar, ma l'Italia è la grande protagonista di questo avvio di campionato. Agatha Christie diceva che «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova», quindi è ufficiale che l'Italmoto è tornata: terza gara di fila con almeno due «tricolori» a sventolare sul podio e soprattutto una classifica mondiale che recita Rossi, Dovizioso e Iannone davanti a tutti. Il trascinatore è Rossi che può sognare e non lo nasconde: «Sapevo che avevo un ottimo passo. È stata una gara ottima. La Rimonta su Marquez? Iniziavo a sentire l'odore e la moto andava sempre più forte... Due vittorie è qualcosa di fantastico. Sono convinto di poter lottare fino alla fine». La festa è con la maglia dell'Argentina, non una qualunque ma la «10» di Maradona. E forse non è un numero a caso.

Il decimo titolo del Dottore si può fare.

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