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Fognini-Pennetta, insulti di famiglia

Fabio perde la testa con lo stesso arbitro già attaccato da Flavia

Fognini-Pennetta, insulti di famiglia

Eh ma da quando è diventato papà è molto maturato, si vede che adesso è più sereno... Lo si diceva appena un mese fa dopo la vittoria di Fabio Fognini a Gstaad, con tanto di dedica zuccherosa alla moglie Flavia Pennetta e al piccolo Federico. Ma - parafrasando Don Abbondio a proposito del coraggio - se uno l'educazione non ce l'ha non se la può dare. E così ieri notte durante il derby perso malamente contro Stefano Travaglia Fognini ci è ricascato: dopo un «overrule» del giudice di sedia Louise Engzelle il nostro ha preso ad insultarla, in italiano, con epiteti impietosamente catturati dal microfono a bordo campo. Ha fatto riferimento, per così dire, ad un'antica città che sorgeva sullo stretto dei Dardanelli e a una presunta abilità dell'arbitra nel sesso orale.

Si spera che, da donna, la prima a vergognarsi e fargli pesare questa desolante caduta di stile sia stata proprio la Pennetta, che però con la signora Engzelle ha avuto a sua volta un brutto precedente. Correva l'anno 2009 e durante un match di Federation Cup Flavia esplose mostrandole il dito medio e accompagnando il gesto con un inequivocabile «fuck». Seguirono un reclamo (non accolto) del team francese e le scuse della brindisina, senz'altro più convincenti di quelle che ieri il marito ha affidato a Twitter concludendole con «poi alla fine dei conti è solo una partita di tennis». Prima e dopo quell'episodio lei ha avuto una carriera specchiata, a cominciare dai comportamenti. Delle intemperanze di Fognini invece abbiamo perso il conto da tempo.

E questa probabilmente è la peggiore, perché ci sono parolacce e parolacce e stavolta ha davvero toccato il fondo.

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