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Follia kart, aggredito con alettone e pugni

Esce di strada, aspetta il rivale transitare in pista e gli lancia un pezzo addosso

Follia kart, aggredito con alettone e pugni

Una storia ai confini della realtà e, soprattutto, ben oltre i confini del buonsenso, sportivo o civile non fa differenza. La storia di un, purtroppo, lungo momento di follia di cui è stato preda un giovane che ha perso il controllo di se stesso e, con un alettone in mano, ha cercato di colpire il pilota rivale. Ma andiamo con ordine.

Doveva essere un'altra grande domenica di motori nel nostro Paese, per la precisione a Lonato, in provincia di Brescia, sede dei Mondiali di kart. Ed invece si è trasformata in una pagina riprovevole. Tutta colpa del pilota italiano Luca Corberi che ha avuto la malsana idea di lanciare un pezzo dell'alettone del proprio kart contro un avversario, il connazionale Paolo Ippolito, reo di averlo buttato fuori pista. Una scena che, in queste ore, sta indignando il mondo dell'automobilismo e non solo. Jenson Button, campione del mondo di F1, è stato chiaro: «Squalificate a vita questo idiota». Per la verità Button se l'è presa anche col padre del ragazzo, per la rissa successiva. Nel video, d'altronde, diventato presto virale, si può vedere Corberi, figlio del proprietario della pista di Lonato, prendere il paraurti-alettone del suo mezzo rotto durante l'uscita di strada, avvicinarsi a bordo pista in attesa del passaggio del rivale Paolo Ippolito, con cui aveva avuto uno scontro al nono giro dei venticinque in programma, e scagliarglielo addosso. Poteva scapparci un altro incidente, Corberi ha mancato il bersaglio, ma poi l'alettone è stato preso dal kart di un altro pilota che passava a tutta velocità. Non pago di tutto ciò, il 23enne Corberi è stato protagonista pure di un parapiglia da lui scatenato in parco chiuso con Ippolito, poi entrambi squalificati dalla gara. La FIA, la Federazione Internazionale di Automobilismo, ha annunciato di aver aperto un'indagine immediata sull'episodio e sulla rissa a cui poi hanno preso parte anche «altri piloti, membri dei team e commissari di pista». Fia che insieme all'Aci (Automobile Club d'Italia) si è detta «profondamente preoccupata dagli eventi inquietanti che hanno avuto luogo a Lonato». Tutto questo avvenuto, per giunta, sotto gli occhi di un ex ferrarista innamorato dell'Italia come il brasiliano Felipe Massa, ora a capo della commissione kart della Fia. «Questo comportamento è inaccettabile nel nostro sport. Dovranno rispondere delle loro azioni».

Una domenica che, purtroppo, è destinata a essere ricordata a lungo nel mondo motoristico. E che ha rievocato un'altra follia, sempre di un italiano, quella che aveva visto protagonista Romano Fenati: il marchigiano, due anni fa, durante il Gp di Misano di Moto2 aveva pensato bene di tirare la leva del freno anteriore della Suter di Stefano Manzi in pieno rettilineo. «Fenati ha provato ad ammazzarmi!», esclamò Manzi dopo la gara.

Spettacolo vergognoso.

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