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Formula Uno, la gaffe della modella che sventola la bandiera a scacchi in anticipo

La modella Winnie Harlow ha sventolato la bandiera a scacchi con due giri d'anticipo nel gran premio di Formula Uno del Canada. La direzione gara di Montreal e la donna, incolpevole, hanno chiesto scusa per l'errore

Formula Uno, la gaffe della modella che sventola la bandiera a scacchi in anticipo

Il gran premio di Formula Uno del Canada ha visto la Ferrari di Sebastian Vettel grande protagonista del fine settimana di Montreal. Il tedesco, infatti, ha ottenuto la pole position e ha poi vinto la gara comandando dal primo all'ultimo giro davanti a Valterri Bottas e Max Verstappen. Meno male che Vettel e tutti i piloti impegnati in pista non si siano fatti condizionare da un gravissimo errore da parte della direzione di gara. La modella Winnie Harlow, infatti, era la prescelta per lo sventolio della bandiera a scacchi ma un'errata comunicazione ha portato la donna a sventolare la bandiera con un giro d'anticipo. La Fia ha condannato il gesto definendo un "deplorevole errore".

Per fortuna che non è successo nulla di sostanziale in pista dato che per regolamento una volta che la bandiera a scacchi viene mostrata prima del giro previsto, il risultato è omologato al giro precedente. Infatti, l'ordine d'arrivo ufficiale è stato registrato alla fine del giro 68: gli ultimi due giri di gara e tutto quello che è successo sono stati resi nulli da questo errore che poteva costare caro. L'unico che ha perso qualcosa in termini di orgoglio personale è stato Daniel Ricciardo, che al 69esimo giro aveva segnato il record della pista, che non gli è stato assegnato.

Whithing, direttore gara del gp di Montreal, secondo quanto riporta Motorsport.com ci ha messo la faccia per scusarsi dell'accaduto: "La bandiera a scacchi è stata esposta con un giro di anticipo a causa di una cattiva comunicazione con l'ufficiale che cura lo start e l'arrivo credeva fosse l'ultimo giro, ha chiesto conferma e l'ha avuta. Ma chi gliel'ha data non pensava fosse una domanda, bensì una constatazione. E così è nato l'equivoco.

Ovvio che dobbiamo svolgere un lavoro migliore di formazione con gli starter, è stato un errore deplorevole, ma bisogna anche considerare che la Formula Uno è gestita da esseri umani, di diversi paesi, lingue e non tutto è sempre perfetto". Infine, anche Winnie Harlow, sostanzialmente incolpevole per l'accaduto, ha voluto comunque scusarsi e l'ha fatto dal suo profilo Twitter:

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