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Formula noia in letargo sognando una Rossa vera

Dominio Mercedes, vince Rosberg, Hamilton costretto a non attaccare. Raikkonen 3° e Vettel 4°. Solo la Ferrari può salvare il Circus senza show

Formula noia in letargo  sognando una Rossa vera

Più che raccontare la gara di Abu Dhabi, più che esaltare piloti e loro parole, più che un punto di fine stagione, bisognerebbe far domande. A cui dovrebbe essere il pubblico a rispondere. Vi è piaciuta la vittoria numero 14 di Nico Rosberg, sesta dell'anno, terza di fila? E il modo in cui l'ha ottenuta? Cioè correndo veloce, ma con il compagno rallentato dal box. E vi è piaciuto Hamilton che proprio non ha potuto far nulla, neppure quando lo proponeva ai suoi al muretto, per andare a prendere il compagno rivale e nemico? Vi piace uno sport dove l'atleta viene messo a bordo di qualcosa che poi viene gestito da altri? Dove si parte, accelera, si rientra e si riparte. Dove l'unica libertà concessa al pilota è quella di sorpassare. Però si supera solo quando lo dice l'ala mobile. Vi è piaciuto il terzo posto di assopito Raikkonen? E la rimonta già scritta di Vettel da 16° a 4° perché se metti un cavallo in mezzo a una mandria il cavallo corre più veloce? Vi è piaciuto Lewis quando ha ricordato la lunga discussione col box dicendo che avrebbe voluto «restare fuori e saltare il pit o tutt'al più mettere le supermorbide usate» e ancora adesso si domanda perché non abbia potuto e, soprattutto, perché «in gara le mappature del motore continuassero a cambiare, chiederò spiegazioni...»? Lewis avrebbe voluto giocare alla roulette. Né più e né meno di ciò che facevano, ed erano liberi di fare, i suoi antenati in F1. Liberi di provarci, di sbagliare, di riuscirsi, soprattutto di emozionarci. Niente. La Mercedes aveva deciso: doppietta da non mettere in pericolo. Intendiamoci: la Ferrari avrebbe fatto ugual cosa.Vi piace tutto questo? Vi piace accendere la tv sapendo che o salta la ruota a qualcuno o piove o cavallo pazzo Verstappen è in giornata di grazia (appena sarà in un top team però basta pazzie) o non vedrete mai un accenno di vero sport? E poi e su tutto: ma davvero vi basta un giorno vedere una Ferrari vincere per dimenticare lo squallore di questo sport che fu meraviglioso e coraggioso e persino sanguinoso e ora è ridotto a linea dell'autobus con fermate da rispettare e piloti autisti?Forse sì. Forse, a molti, per attaccarsi alla tv basta solo sperare che la Ferrari un giorno torni vincente. In fondo questa Rossa è cresciuta, 3° e 4° posto in campionato, tre Gp vinti. In fondo è ormai lontana parente di quella del 2014. Ed è vero che ha fatto passi da gigante nonostante la Fia abbia sempre un occhio tecnico di riguardo verso i tedeschi alla voce qualifica e manettini e consumi. Ieri il capo della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ha detto «dieci e lode a tutta la squadra, adesso siamo una squadra e nel 2016 dobbiamo stare davanti alle Mercedes, questo è l'obiettivo». Ieri anche Vettel ha detto «possiamo migliorare in tutti i settori e sono caricatissimo per l'anno prossimo». Sì. Uno sport che fa pena e la speranza di una Rossa che torna a dominare.

L'anno prossimo sarà l'unico motivo per accendere il televisore.

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