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Froome-Fantozzi dice addio al Tour

L'inglese, scambiato per tifoso, è stato anche fermato dalla Gendarmerie. Thomas allunga, per Chris niente accoppiata Giro-Grande Boucle

Froome-Fantozzi dice addio al Tour

Saint-Lary-Soulan - Nell'ultima tappona - tappina pirenaica, quella mignon, quella condensata in soli 65 km, e caratterizzata dalla partenza a griglie modello F1 o Mtb, grigliato arriva solo Chris Froome, che paga le fatiche del Giro e abbandona, di fatto, l'idea di vincere quattro Grandi Giri consentivi (Tour e Vuelta 2017 e Giro 2018, ndr) e la sua quinta Grande Boucle in carriera.

La tappona-tappina con due colli di 1ª categoria e l'ascesa finale al col de Portet di hors categorie è anche divertente; l'idea delle griglie, invece, è semplicemente un aborto. L'esperimento degli organizzatori del Tour va catalogato alla voce boiata pazzesca di fantozziana memoria. Come da Fantozzi è la scena di Froome fermato dalla Gendarmerie perché scambiato per un tifoso sul Col du Portet.

Detto questo ieri è stato risolto il giallo: il Tour, salvo colpi di mano, petardi, fumogeni o gas urticanti, lacrimogeni, sputi in faccia, uova marce o interventi sgangherati della Gendarmerie modello ispettore Clouseau, è saldamente nelle mani e sulle spalle del gallese pistaiolo Geraint Thomas.

Il giallo è stato come sempre risolto non dall'ispettore Clouseau, ma dalla strada, che ieri ha anche premiato Nairo Quintana, che ha attaccato da lontano ed è arrivato in perfetta solitudine. Alle sue spalle, a 28 Daniel Martin, terzo la maglia gialla Thomas che guadagna 4 sul rivale Dumoulin. Chris Froome si stacca negli ultimi 3 km, lo attende un grande Bernal e perde 47 dal compagno Thomas. Fine del sogno Giro-Tour che non riesce dai tempi di Marco Pantani (1998, ndr). Adesso il rischio più immediato per Froome, è restare giù dal podio di Parigi.

Ci si aspettava un colpo di coda da parte di Froome, ma il britannico si mostra fragile e questa volta la sua testa ciondolante non è preludio di un'immediata frullata, ma è semplicemente una testa china di chi si è arreso. Perde Froome, ma la maglia gialla resta in casa Sky, che prosegue la sua personalissima collezione. Questa volta ad accarezzare l'idea di salire sul gradino più alto del podio della corsa più importante del pianeta è dell'amicone di Froome Geraint Thomas: autentico funambolo della pista, Geraint ha un palmares notevole che parla per lui.

Due ori olimpici del quartetto, quello di Pechino 2008 con Wiggins; tre maglie iridate, sempre nella stessa specialità e anche qui con il Baronetto nel motore.

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