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Froome, no al Giro punta al quinto Tour. Sky in Italia con Bernal

Froome, no al Giro punta al quinto Tour. Sky in Italia con Bernal

Chris Froome ha deciso di girare alla larga dal Giro. Non difenderà la maglia rosa conquistata un anno fa, ma la corsa rosa non impiegherà molto a farsene una ragione. Gli assenti hanno sempre torto, a maggior ragione quest'anno, dove il nostro beneamato Giro sembra incontrare i favori di tanti forestieri di alto lignaggio.

Niente Froome e niente Geraint Thomas, la Sky che quest'anno farà la sua ultima stagione, si affiderà al giovane colombiano Egan Bernal, 21 anni, autentico talento per le corse a tappe, che dovrà vedersela con i nostri Vincenzo Nibali e Fabio Aru, il campione del mondo Alejandro Valverde e il basco Mikel Landa. Tra i pedali ci sarà anche l'olandese Tom Dumoulin, vincitore di un Giro e l'anno scorso sconfitto d'onore sia in Italia che in Francia. Ma guai a sottovalutare corridori come il britannico Simon Yates, che con la nostra corsa ha un conto aperto; dopo aver dominato le prime due settimane, è crollato miseramente nell'ultima. Pare abbia imparato la lezione, tanto da vincere nel mese di settembre il Giro di Spagna. Anche lui torna in Italia per prendersi quello che pensava fosse ormai suo.

Chi ha intenzioni più che serie è anche il russo Ilnur Zakarin, 5° al Giro 2017 e 9° al Tour dell'anno scorso. E poi ci saranno lo sloveno Primoz Roglic, 4° al Tour 2018, e il colombiano Miguel Angel Lopez, 2° sia al Giro che alla Vuelta di un anno fa.

Cast d'eccezione e in corso di definizione, perché non è detto che la corsa rosa possa arricchirsi di altre adesioni, ma già ora il cartellone è da considerare di prim'ordine. Mancheranno Froome e Geraint Thomas, vero, ma a noi non mancheranno.

«È stata una decisione difficile ha spiegato Froome -, ma se riuscirò a vincere il Tour de France per la quinta volta, cosa che solo altri quattro campioni hanno fatto (Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain, ndr), la mia carriera diventerà davvero incredibile». Incredibile come questa vigilia rosa che ha contagiato un po' tutti: mai come quest'anno il Giro può ritenersi soddisfatto.

Si fa prima a dire gli assenti di chi ci sarà.

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