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Fuori dalla Coppa. Ma Berlusconi salva ancora Inzaghi

Milan, altro ko: Galliani chiama il presidente che conferma il tecnico. La curva contesta l'ad, dal mercato dopo Destro arriva anche Bocchetti

Fuori dalla Coppa. Ma Berlusconi  salva ancora Inzaghi

Milano - La lunga notte del Milan vive un altro incubo: l'eliminazione dalla Coppa Italia. Niente semifinale per la squadra di Inzaghi che perde per la seconda volta in quattro giorni contro la Lazio. La sconfitta di misura sembra comunque salvare la panchina di Inzaghi seguendo in questo la linea dettata in giornata da Galliani vittima di uno scherzo telefonico di Rds con un finto Ferrero presidente della Sampdoria: «Se non succede una catastrofe biblica andiamo avanti fino a fine stagione». Linea infatti poi confermata a caldo appena terminata la sfida da un'altra telefonata, questa volta vera, fra l'ad e il presidente Berlusconi: «Inzaghi resta». Ma se il risultato non è una debacle, la prestazione ribadisce la clamorosa involuzione della squadra contro la Lazio rimasta in 10. A questo punto inevitabile una profonda riflessione nella lunga notte del diavolo per capire se è una catastrofe.

A Inzaghi in sciarpa rossonera viene intanto confermato anche il sostegno dei tifosi. Con uno striscione: «Esonerare un'altra bandiera non cambierà la storia… basta con l'incompetenza della vecchia dirigenza». E poi una serie di hashtag riassumono il duro comunicato di lunedì: #io stoconpippo; #11leoni; #bastaparametrizero; #viagalliani; #rinnovareperripartire. I primi due esposti per tutta la partita, messaggi espliciti a società e squadra. Sempre Galliani l'obiettivo principale anche se ieri mattina aveva ricevuto le chiamate di solidarietà di Silvio Berlusconi ed anche della figlia Marina.

Questo sugli spalti tre giorni dopo aver toccato il fondo a Roma, in campo il Milan si ritrova di fronte la Lazio nel gelo e nel deserto (novemila spettatori) di San Siro. Inzaghi non rischia De Jong, conferma Montolivo in regia e soprattutto si affida a Pazzini. Ma il primo quarto d'ora è la prosecuzione dell'incubo vissuto all'Olimpico. Squadra senza gioco e soprattutto con il virus dell'amnesia dilagante. Abate e Menez “copiano” Montolivo con due retropassaggi sciagurati. La coppia biancoceleste “kk”, leggasi Klose e Keita, non ne approfitta quasi a non voler infierire sul diavolo. Menez si scuote con il primo tiro rossonero, poi serve Pazzini che si fa anticipare in area, mentre Cerci prova i riflessi di Berisha con una buona girata. A quel punto dalla Curva inevitabile il coro «Pippo segna per noi». Anche perché la difesa balla che è un piacere con la controfigura di Alex e soprattutto l'inadeguatezza di Albertazzi che si inventa un bagher in piena area. Inevitabile il rigore che Biglia non sbaglia. A quel punto Milan sull'orlo del baratro, ma Cana con un doppio giallo (esagerato) per due falli identici nel giro di cinque minuti ridà speranza prima dell'intervallo.

Nella ripresa l'uomo in più spinge subito Inzaghi al tutto per tutto: dentro Honda fuori Muntari. Terzo modulo della serata il 4-2-3-1 che produce un colpo di testa di Alex e un tiro di Honda. Novaretti salva su Abate, ma il Milan gioca più di orgoglio che altro. Pazzo trova il gol, annullato per un controllo di mano. Confuso l'assalto rossonero, Lazio quasi mai alle corde e Keita addirittura centra il palo. L'ultimo sussulto è un gol di Cerci in fuorigioco.

Le uniche luci arrivano dal mercato con due colpi: Destro e Bocchetti. Ieri l'affondo decisivo per l'attaccante con il club di via Aldo Rossi che ha raggiunto l'intesa con la società giallorossa: prestito oneroso a 700mila euro con riscatto fissato a 16,5 milioni. Ora è l'attaccante a dover dire l'ultima parola. Positivo l'incontro tra Adriano Galliani e l'agente Claudio Vigorelli ieri a Milano. Anche perché Destro vuole solo il Milan, ma vorrebbe anche l'obbligo, non il diritto, di riscatto per evitare il rischio che i rossoneri si trasformino nell'ennesima tappa invece di un punto di arrivo. Al riguardo ottimista Galliani che prende Salvatore Bocchetti che già oggi sosterrà le visite. Il difensore dello Spartak Mosca arriva in prestito con diritto di riscatto. Può giocare sia centrale che esterno sinistro. Bocchetti è anche la risposta alle quattro giornate di squalifica per Mexes dopo l'orribile show contro Mauri. Il Milan non farà neppure ricorso.

L'unica cosa non in discussione nella lunga notte del Milan.

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