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Futuro incerto squadra a pezzi Al Milan è guerra civile

Frasi attribuite a Berlusconi accendono la miccia: il presidente "blinda". Seedorf e scarica l'Ad? Il nuovo colloquio e i dubbi sul lavoro del tecnico

Futuro incerto squadra a pezzi Al Milan è guerra civile

Al Milan è tornata la guerra civile. Con la squadra a pezzi, la classifica disastrata, il futuro più incerto del presente, è riesploso, sotto traccia questa volta, il conflitto tra Barbara Berlusconi e Galliani. Al fuoco appiccato dalla contestazione degli ultrà, con Balotelli e il dirigente presi di mira, «salvato» Seedorf, ignorata la proprietà, ieri all'ora del caffè è seguita l'esplosione di un'altra nota di agenzia con una serie di giudizi attribuiti al presidente Berlusconi. Quattro le espressioni finite tra virgolette: 1) «Clarence Seedorf sarà l'allenatore del Milan anche nella prossima stagione»; 2) «anche con Allegri la squadra è andata incontro a sconfitte rovinose»; 3) «il Milan è una squadra costruita male»; 4) «solo il monte-stipendi della Juventus è superiore a quello del Milan, doppio rispetto a quello dell'Atletico», vecchio cavallo di battaglia di lady B.

Sulle prime, l'interpretazione dei media è risultata unanime: Berlusconi ha cementato la panchina di Seedorf e sfilato la sedia del suo storico collaboratore Adriano Galliani. Poi sono intervenute verifiche e controlli accurati per accertare l'autenticità delle frasi berlusconiane con esito incerto. Intanto le fonti citate dall'agenzia, targata redazione di Milano, sono state considerate generiche, anonime: «colloqui riservati», «chi ha parlato con il presidente». Non si è fatto riferimento a esponenti politici, né a manager del mondo Mediaset, men che meno a componenti del suo staff. E allora con chi ha parlato il presidente? Marcato il tentativo di proteggere la fonte attribuendo a tali frasi una data precisa, «domenica sera, dopo la fine della partita col Parma».
Il pranzo del lunedì ad Arcore, con la partecipazione della figlia Barbara, è diventato il primo sospetto della ricostruzione giornalistica ma il portavoce di lady B ha smentito e anzi invitato a non attribuire a quelle fonti particolare rilievo («I rapporti tra i due sono eccellenti»). Di contro, da Arcore, e dagli uffici del presidente, non è spuntata fuori la smentita d'ordinanza che avrebbe depotenziato l'effetto della nota, forse per non alimentare in maniera ancora più acuta il conflitto intestino. Che il pensiero del presidente Berlusconi sia diverso da quello attribuitogli dall'agenzia in forma anonima è testimoniato da un fatto. Sabato sera, non un mese fa, ha ricevuto a cena Adriano Galliani: hanno parlato a lungo dei problemi del club, del lavoro di Seedorf (sul conto del quale non sono mancate riserve, critiche e preoccupazione profonda), delle scelte presenti e future, delle prospettive legate al bilancio. Il dirigente ne è uscito rinfrancato così da andare incontro alla contestazione annunciata col giubbotto anti-proiettile sotto la cravatta gialla.

Anche ieri, dopo la pubblicazione dell'agenzia, c'è stato un colloquio telefonico tra Galliani e Berlusconi, l'ennesimo. A novembre, dopo il primo attacco frontale di Barbara Berlusconi seguito alla sconfitta con la Fiorentina, Ariedo Braida, il ds, si dimise. Quanto può resistere Galliani dinanzi a questo fuoco amico combinato? «La mia pazienza è infinita, io sono allenatissimo» sono le frasi ripetute in queste ore ai suoi collaboratori. Dopo la tregua sancita il 9 gennaio, e i relativi contratti firmati dai duellanti, di fatto il Milan è precipitato in un clima da ex Jugoslavia che può solo complicare la vita alla squadra, sballottata da una sconfitta all'altra. Molte le voci che si sono levate, ieri. Quella di Arrigo Sacchi in difesa di Galliani, quella di Franco Baresi a protezione della squadra. Il popolo rossonero non è proprio in sintonia con i curvaioli, basta controllare siti e blog. Solo Seedorf, per 24 ore, è rimasto fuori dal “conflitto”, incassando una fiducia di facciata.

Secondo il suo addetto stampa personale è tornato al lavoro «per preparare la preparazione a medio e lungo termine». Di Lazio e Fiorentina, prossimi rivali, chi si occuperà?

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