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Gabigol inizia a fare la storia, allunga il sogno Champions

Prima rete in campionato per il brasiliano a Bologna Domenica la Roma: ultimo treno per la grande Europa

Gabigol inizia a fare la storia, allunga il sogno Champions

Un tweet non fa di certo primavera, ma segnare una rete a pochi minuti dalla fine di una partita incagliata sullo 0-0 ti proietta dritto nel cuore dei tifosi e ti concede il lusso di guadagnare punti agli occhi del tuo allenatore. Inter e Bologna, ancora una volta, nel presente e nel futuro di Gabriel Barbosa: la rete del 20enne brasiliano ha permesso alla Beneamata di inanellare la nona vittoria nelle ultime dieci partite di campionato, un ruolino di marcia incredibile spezzato solo dallo 0-1 dello Juventus Stadium. E il giovane brasiliano, che prima del match aveva twittato un messaggio che sembrava poter far presagire ad una sua prima da titolare (Ancora una volta il Bologna. Mio debutto, la mia prima partita da titolare... Dio benedica questa gara! #ForzaInter #BolognaInter), punisce la squadra contro la quale ha esordito in Serie A un girone di campionato fa e contro la quale, in Coppa Italia, aveva giocato dal primo minuto. Dando un senso anche ai 29,5 milioni di euro spesi in estate per prelevarlo dal Santos e ai 2,5 di emolumenti annui: «Questo gol deve essere l'inizio di una nuova storia ha sentenziato il match winner di giornata sono venuto per fare la storia e in nessuno momento ho abbassato la testa».

Ma se Gabigol giustamente festeggia, Pioli gongola. Perché la sua Inter si è finalmente liberata dalla dipendenza dal suo capitano Mauro Icardi vincendo entrambe le sfide che hanno visto l'argentino appiedato dal giudice sportivo: contro l'Empoli gli amuleti furono Eder e Candreva, questa volta il tecnico parmense tira fuori dal cilindro ll brasiliano ex Santos e chiude la pratica Bologna. Altro giro, altri tre punti contro una sua ex squadra: «Sono contento per Gabigol le parole di Pioli è appena arrivato e ha fatto un po' fatica all'inizio, ma ora comincerà a togliersi delle soddisfazioni. La vittoria? La squadra ci ha creduto fino alla fine e questa perseveranza ci ha premiato».

Viaggiare alla velocità delle prime della classe ma trovarsi ancora a rincorrere, il paradosso di questa Inter che ha sul groppone la pesante eredità di un inizio di stagione davvero sciagurato: «Nove vittorie in dieci partite, un percorso ottimo; ma anche davanti corrono, quindi dovremo essere bravi a non accontentarci mai e continuare a lavorare».

Il credo di Pioli getta l'Inter nella corsa Champions League e tutto potrebbe trovare concretezza già domenica quando a San Siro arriverà la Roma; contro i giallorossi mancherà lo squalificato Miranda e questo sarà un problema di non poco conto; perché il brasiliano appare l'unico giocatore davvero insostituibile in questa squadra; è sceso sempre in campo ed è considerato un leader da Stefano Pioli, come spesso ammesso dallo stesso tecnico: «Mi spiace per la squalifica, ma chi prenderà il mio posto farà una grande gara», ha precisato Miranda (da valutare anche Murillo, uscito dalla gara contro il Bologna con un affaticamento muscolare). Miranda che forse poteva essere risparmiato per la sfida contro i felsinei, in previsione del match contro la Roma: «Non mi sono pentito di averlo schierato, ho le soluzioni per sopperire a questa assenza» ha sentenziato stizzito Pioli, a totale difesa del suo operato.

La Milano nerazzurra sogna: un successo contro i giallorossi potrebbe davvero lanciare l'Inter verso lidi impensabili solo a metà novembre: calendario alla mano, affrontare nell'ordine Cagliari, Atalanta, Torino, Sampdoria e Crotone dopo la Roma potrebbe permettere al Biscione di presentarsi al derby contro il Milan del prossimo 15 aprile con le idee ancora più chiare. E magari con la consapevolezza che i sogni, con il duro lavoro, possono diventare realtà.

Gabigol insegna.

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