Sport

Gagliardini e Gigio tradiscono L'Italia cede alla Spagna di Saul

L'interista si fa cacciare e Donnarumma sbaglia sul 2-1 Buon primo tempo e Bernardeschi-gol, ma Europeo finito

Gagliardini e Gigio tradiscono L'Italia cede alla Spagna di Saul

Gli ingredienti per un'altra impresa azzurra potevano esserci tutti, nonostante le assenze e un avversario certamente più quotato. Ma la corsa alla finale dell'Europeo di categoria della nostra Under 21 - che mostra orgoglio e grande compattezza per un tempo - si è chiusa in 29 minuti della ripresa. Molto cinica la Spagna che colpisce al primo vero tentativo e poi dilaga, nonostante il temporaneo pareggio di Bernardeschi, approfittando del secondo giallo a un Gagliardini più nervoso del solito, grazie al maggior esponente del «Cholismo», quel Saul Niguez stellina dell'Atletico Madrid. Splendente anche in quest'Europeo nel quale ha segnato cinque reti in 3 gare con la tripletta inflitta agli azzurri. E sul secondo gol personale - un sinistro da oltre 30 metri - trova anche la collaborazione di Donnarumma, sceso in campo con apparente tranquillità ma già «uccellato» allo stesso modo contro la Repubblica Ceca.

L'Italia contiene a lungo gli avversari, risulta addirittura più incisiva in zona tiro anche se non riesce a sbloccare il punteggio e si rivela addirittura migliore nel palleggio, evidenziando una buona personalità. Il grande merito azzurro nella prima frazione è di tenere il ritmo basso e quindi di potersela giocare alla pari con la Roja. Che negli ultimi dieci anni l'ha fatta da padrone con le varie rappresentative nazionali e con i club grazie a giovani talentuosi e abituati molto più dei nostri giocatori a partite di livello internazionale. Ieri allo stadio di Cracovia è bastato quindi ai fenomeni del ct Celades premere un po' sul pedale dell'acceleratore per mandare fuori giri il motore azzurro. Inceppatosi all'improvviso, nel momento topico della gara, quando i nostri centrocampisti calano e la difesa non appare più così attenta.

Caldara stringe i denti e si presenta all'importante appuntamento, accusando un po' di fatica strada facendo, il tridente azzurro ha Petagna al centro dell'attacco, Bernardeschi dal lato destro di Berardi e Chiesa, di nuovo titolare. La Spagna mostra il solito possesso palla e il gioco fatto di tocchi e tecnica, ma raramente arriva dalle parti di Donnarumma tanto che la conclusione più pericolosa di Deulofeu finisce a lato. Sembra una gara equilibrata ma al rientro dagli spogliatoi le Furie Rosse mostrano un altro piglio e sono decise a colpirci con l'Italia che accusa la stanchezza anche perchè in inferiorità numerica.

Cosa che avviene dopo otto minuti, quando Ceballos serve un ottimo assist per Saul Niguez che con un sinistro chirurgico batte il nostro portiere. L'espulsione di Gagliardini, che rimedia due gialli in pochi minuti (ma rischiando di finire molto prima la gara per una serie di interventi al limite), ci rianima per poco. Il tempo di impattare con il tiro da fuori di Bernardeschi, «sporcato» da Vallejo, ma poi è solo Spagna. Saul Niguez timbra altri due sigilli con un Donnarumma non impeccabile e la Spagna può controllare agevolmente la gara. Come quattro anni fa, un ko con due reti di scarto contro la Spagna che adesso si giocherà venerdì il bis europeo. La Spagna resta un tabù per le nostre squadre, dopo il doppio ko in 3 anni della Juve nella finale di Champions contro Barcellona e Real Madrid. «Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo, nel secondo la Spagna ha preso il sopravvento come era normale, poi con il rosso è diventato tutto più complicato, i ragazzi sono stati fantastici - così il ct Di Biagio -.

Il mio futuro? Ne parleremo al ritorno in Italia, possiamo dire che abbiamo lavorato bene e il nostro movimento sta crescendo».

Commenti