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È già Juve contro Real Higuain e Buffon doppia sfida a Ronaldo

L'argentino risponde con due gol alla tripletta di CR7. E Gigi può soffiargli il Pallone d'oro

È già Juve contro Real Higuain e Buffon doppia sfida a Ronaldo

Consapevolezza da triplete. È maturata nella Juventus partita dopo partita: una squadra che può vincere tutto, che alza l'asticella con disinvoltura di volta in volta. Il monolite bianconero è un concentrato di tutto quello che deve essere il gioco del calcio. La notte di Montecarlo è servita solo a ribadirlo: difesa e attacco, le parate di Buffon e i gol di Higuain, il muro della BBC e la tecnica di Dybala e Dani Alves. Anche se Giorgio Chiellini nei corridoi curvi, stile Arena di Milano, del Louis II, racconta un'altra verità: «È l'equilibrio che fa la differenza, non si vince solo difendendo o solo attaccando».

La parola chiave è maturità, perché lo stesso difensore bianconero rivela: «Non è questione se siamo più o meno forti del passato. Siamo cresciuti in qualità e personalità. Sicuramente siamo più abituati a queste partite. Ci sentiamo di poter affrontare certe squadre con umiltà ma senza complessi di inferiorità o eccessivo rispetto». In tutto questo la differenza la sta facendo la capacità di resettare ogni volta testa e gambe dopo una vittoria. Che è poi la forza dello spirito Juventus, come rivela chiunque ci abbia giocato, ultimi Tacchinardi e Ferrara. Quel dna bianconero che è riuscito a plasmare anche gente del calibro di Dani Alves, Pjanic e Higuain, insomma non proprio dei ragazzini.

Dopo una vittoria si pensa già alla prossima. «Ora chiudiamo il discorso scudetto», ha detto Higuain subito dopo la doppietta di Montecarlo. Poi ha aggiunto: «Non siamo già in finale». E a ruota Chiellini ha ribadito: «Abbiamo pochi capelli e sappiamo che nel calcio può succedere di tutto...». Il mantra che accompagna Allegri e la squadra è il seguente: «Non abbiamo ancora vinto nulla».

Una Signora che batte il ferro finché è caldo. In questo Massimiliano Allegri è sempre più l'artefice di una stagione che a questo punto ha tutto per diventare storica. L'allenatore si sta divertendo con un gruppo che gli permette di cambiare con disinvoltura diversi moduli anche a partita in corso. Il risultato non cambia, anche con uomini diversi. Ma Allegri da buon condottiero lascia il merito sempre ai suoi uomini. E il circo bianconero adesso raccoglie consensi anche da nemici e rivali storici, addirittura anche dall'altra metà d'Italia. Che magari continua a gufare però riconosce alla Signora il merito delle vittorie e anche il bel gioco. Nella storia della Juventus è una delle rare volte che questo accade. In un dna che l'ha vista sempre tosta e quadrata, ora ci sono anche i geni dello spettacolo. Perché l'azione del primo gol di Montecarlo è roba da playstation: tacco di Dybala, lancio di Higuain, tacco di Dani Alves e gol del Pipita. Quattro tocchi verso l'ultimo atto di Cardiff.

Manca un mese, ma a meno di ribaltoni clamorosi ci sono già le finaliste. È già Juventus-Real Madrid. Higuain ha risposto a Ronaldo, doppietta contro tripletta. Il Pipita non aveva ancora letto i messaggi di CR7 dopo la partita ma pensando a un'eventuale finale ha detto: «Contro il Real Madrid sarebbe speciale perché ho passato sette anni lì. Quasi tutta la mia carriera, il settanta per cento. Avrebbe un sapore speciale, ma per provarlo dobbiamo arrivarci tutti e due». Higuain non mette sulla bilancia i suoi gol: «Hanno un peso normale, bravo soprattutto il gruppo a tenere la porta a zero». Un'imbattibilità che dura da 621'.

La notte di Cardiff sarà anche quella che voterà il Pallone d'oro. In Spagna l'hanno già dato a Cristiano Ronaldo. In Italia votano Gigi Buffon che ha festeggiato a Montecarlo le 100 in Champions in bianconero: «Mi resta poco tempo, meglio non sprecarlo... Il Pallone d'oro non mi manca». Gigi e CR7, roba da star wars. Ieri era il giorno dedicato alla celebre saga. Ha festeggiato anche Chiellini con un video sui social: «A Cristiano Ronaldo ci penseremo spero da mercoledì prossimo...

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