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Il giallo della bella Vonn più forte del dolore

Maria Rosa QuarioLa grande sorpresa di vedere il nome della Vonn sabato sera nella lista di partenza della combinata di Soldeu è diventata sollievo ieri mattina, quando è arrivata la notizia che Lindsey era in pista per la ricognizione del superG, prima manche della gara che ha chiuso la tappa di coppa del mondo ad Andorra. Coppa che mentre l'americana era in terra dopo la caduta di sabato sembrava già chiusa a favore di Lara Gut e che invece come per miracolo si è riaperta ieri. Dopo il 5° posto a metà gara, infatti, la svizzera è uscita in slalom, mentre la Vonn ha chiuso al 13° posto finale dopo il miglior tempo nella prova di superG. Tradotto in punti, fa più 20 per Lindsey, rimasta al comando della classifica generale che vede al settimo posto Federica Brignone, ieri quarta a 18/100 dal podio (vittoria a Gagnon su Holdener e Barthet) a chiusura di una trasferta da incorniciare. Ma se Fede merita un bell'applauso per gli enormi progressi sulla via della polivalenza, Lindsey Vonn merita il titolo per come ancora una volta ha saputo far parlare di sé anche senza brillare. In molti ieri hanno definito eroica la sua prestazione, compiuta con una microfrattura al ginocchio sinistro. Che Lindsey sia una tosta si sa da anni, ma non si può negare che la sceneggiata di sabato, con quei lunghi minuti di totale immobilità sulla neve, avessero fatto pensare a qualcosa di molto più grave e un personaggio del suo calibro, una campionessa come lei, non dovrebbe far spaventare così i suoi numerosissimi tifosi. Consapevole di aver sollevato molti dubbi, ieri Lindsey ha tenuto a precisare che il suo comportamento non aveva avuto alcun secondo fine: «È quasi incredibile ci sia qualcuno convinto che sabato dopo la caduta io mi sia fatta soccorrere dal toboga per far aspettare la Gut in partenza e magari sperare di far annullare la gara. Sdraiata nella neve, ho passato attimi terribili, perché avevo malissimo e temevo di aver chiuso la stagione. Ora dovrò fare una risonanza per valutare meglio e non so ancora se sarò in pista sabato prossimo nel gigante di Jasna, ma il messaggio che ho voluto mandare oggi è questo: non mollo, voglio lottare fino all'ultimo per la coppa generale, se non fossi tornata in pista subito avrei ceduto anche psicologicamente e detto addio al sogno di vincerla per la quinta volta. Sono quindi davvero felice di aver stretto i denti pur con il ginocchio gonfio e quando ho visto Lara sbagliare e uscire ho solo pensato a portare a casa punti e dimostrare a tutti che io ci sono ancora».

Messaggio ricevuto, soprattutto da Lara Gut.

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