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Mancini & C. sono finalmente belli

Il grande assente è un'ombra pesantissima per la squadra di Sarri

Mancini & C. sono finalmente belli

Finalmente Inter. E fine del Napoli. Il grande assente è un'ombra pesantissima per la squadra di Sarri, priva del suo uomo vincente, Gonzalo Higuain. Il Napoli si perde inseguendo un gioco senza sbocco, l'Inter si esalta trovando disegni che raramente aveva mostrato durante questa stagione. Capita che proprio l'Inter dia una mano alla Juventus nella conquista del quinto scudetto consecutivo, dopo averle consegnato anche l'accesso alla finale di coppa Italia. Una specie di contrappasso calcistico, nel decennale di quelle cose che furono. Inter finalmente vera, veloce, reattiva, pure con l'aiutino iniziale del gol, bellissimo nell'esecuzione ma in off side di Icardi che sta a Mancini come Higuain a Sarri e penso a Tata Martino, allenatore della nazionale argentina che può disporre in contemporanea di Messi, Higuain, Tevez, Di Maria, Dybala, Icardi, Lavezzi mentre il povero, si fa per dire, Antonio Conte, presente in tribuna a San Siro, deve tirare fuori il sangue dalle rape di Pellé, Immobile, Zaza o Eder.

Si riapre, dunque, il cinema champions alle spalle della Juventus, il Napoli esce scosso da Milano, l'Inter si rianima, la Roma sa che oggi non può buttare via il patrimonio e allora il film preannuncia finalone con eventuali colpi di scena. Se l'Inter ribadisse le ottime cose messe in scena ieri sera allora occhio alla remontada, Thohir dovrebbe aver capito che la squadra ha bisogno di trovare l'equilibrio definitivo, se dovessero arrivare nuovi investitori, meglio, altrimenti sta all'indonesiano tirare fuori i denari. La stretta di mano tra Sarri e Mancini è roba da fiction, prevista e concessa ai fotografi e al pubblico, qualcuno magari si aspettava una nuova scena da cortile.

Sarà per un'altra volta.

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