Sport

Sarri a metà del deserto europeo

A metà dell'attraversamento del deserto, il Napoli è rimasto senza acqua

Sarri a metà del deserto europeo

Partire da Napoli per scalare la montagna del Real Madrid e della Champions è come attraversare il deserto per Sarri e la sua ciurma. Capace, per un tempo, il primo, di sfiorare la storica e impossibile impresa (1 gol spettacolare più un palo centrato dal solito Mertens le cadenze più incoraggianti), con i campioni d'Europa in carica rimasti imbottigliati nella loro metà-campo. Mai visto di recente il galattico Real Madrid subire, nel corso di una sola frazione, sempre la prima, un numero così alto di tiri verso la propria porta (11 addirittura). A metà dell'attraversamento del deserto, il Napoli è rimasto senza acqua e pagato a un prezzo salatissimo uno dei difetti più gravi segnalati nella stagione dal calcio di Sarri che è spettacolare nelle cadenze offensive, molto deficitario invece nel difendere gli argini di Reina. Invece di guardarsi dalle imprese balistiche di CR7 in precario stato di salute, i pericoli arrivano in quota e dai gendarmi della difesa blanca. Da calcio d'angolo è spuntato fuori il primo e il secondo colpo di testa di Sergio Ramos, l'eroe della decima, con cui il Napoli è uscito dalla Champions. Su questi dettagli il tecnico napoletano deve lavorare nelle prossime settimane se vuole garantire al suo gruppo e allo spettacolare pubblico un futuro diverso da quello triste e malinconico conosciuto ieri sera. La morale è sempre la stessa, al pari di quella ricavata dalla sfida recentissima dell'Olimpico con la Roma, messa sotto per 60-70 minuti e poi invece subita fino a sfiorare la rimonta di Spalletti. Se il Napoli ha campo e velocità per attaccare, può far gol a chiunque. Se deve blindare il portone di casa son dolori.

Sarri è ancora a metà dell'opera.

Commenti