Europei 2016

"Giocherò per il Belgio. E per Nina..."

Laurent Ciman è atteso dalla partita più importante: la figlia autistica

"Giocherò per il Belgio. E per Nina..."

È un Belgio costretto a sfoggiare le sue invidiabili doti offensive quello che stasera affronterà gli azzurri a Lione. Se si esclude il formidabile portiere Courtois, il fortino è piuttosto sguarnito. Wilmots può disporre di un'ampia fioritura di talenti che in casa dei Diavoli Rossi mancava all'appello da una trentina d'anni, quasi tutti votati all'attacco. Questo significa snaturare le tradizione di una scuola incline ad addormentare le partite con estenuanti palleggi per poi ripartire verticalizzando.

Il Belgio, inteso a trazione anteriore, scoppia di salute. Wilmots schiererà contemporaneamente Witsel, Hazard, Carrasco, De Bruyne e Lukaku, ma dovrà fare i conti con l'assenza in difesa di Vincent Kompany. Anche per queste ragioni l'ex attaccante dello Schalke 04 si è trovato costretto a richiamare in tutta fretta dal Canada Laurent Ciman, 30 anni, in forza agli Impact Montreal di Drogba. La sua è una storia da libro cuore. Laurent non è stato folgorato su una qualsiasi via per Damasco, probabilmente il "soccer" gli sta andando stretto, ma la partita più importante è quella che sta giocando sua figlia Nina. Un frugoletto di un anno, affetta da autismo. "Mi sono consultato con mia moglie Diana - racconta - e quando abbiamo scoperto che il più importante centro al mondo per questa patologia si trovava a Montreal non c'è stata la minima esitazione". Ciman ha rinunciato alle offerte di Psg, Siviglia e Tottenham, ma anche alla nazionale. Ci ha ripensato solo quando Wilmots tre settimane fa gli ha chiesto "un piacere personale, ma tra un mese tornerò ad essere solo a disposizione di Nina. L'Italia? È l'incubo per qualsiasi avversario, ma questa notte lo saremo anche noi per loro". Per la nazionale di Wilmots farà il tifo anche l'olimpionico belga di taekwondo Mourad Laachraoui, fratello di Najim, uno degli attentatori all'aeroporto di Zaventem.

"La multietnicità della squadra di Wilmots è la miglior risposta al terrorismo", ha spiegato.

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