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Un Giro da Expo su misura per Nibali

Sul palco dell'auditorium dell'Expo di Milano, dove ieri è stato ufficializzato il percorso del Giro d'Italia numero 99, c'erano Alberto Contador, l'ultimo vincitore della corsa rosa; Alejandro Valverde, numero uno del ranking mondiale; Peter Sagan, campione del mondo e Vincenzo Nibali. L'unico davvero interessato ad essere al via dall'Olanda il prossimo 6 maggio era proprio il siciliano, che ha usato parole di apprezzamento per il tracciato disegnato dal direttore del Giro Mauro Vegni. «È un Giro molto equilibrato - ha spiegato il fresco vincitore del Lombardia -. Belle ma non eccessive le cronometro. Bellissimo il tappone dolomitico di Corvara, che per me segnerà profondamente questa corsa».

Dall'Olanda a Catanzaro, dove la corsa riprenderà il proprio cammino verso il primo traguardo nostrano a Praia a Mare. Gli arrivi in salita sono sei: il primo a Roccaraso al termine della sesta tappa. Le frazioni più temibili sono tre: la 14ª Alpago-Corvara con sei Gpm tra cui Pordoi, Sella, Giau; la 19ª Pinerolo-Risoul con il Colle dell'Agnello che porta a 2.744 metri ed è la Cima Coppi del Giro; la 20ª Guillestre-Sant'Anna di Vinadio con tre cime oltre i 2.000. Ma saranno le prove contro il tempo a dare una fisionomia alla corsa: alla nona tappa, la crono del Chianti di 40 km da Radda a Greve, metterà a posto tante cose. Ma anche la cronoscalata dell'Alpe di Siusi, con i suoi 11 km all'insù e pendenza media al 8,3%, farà molto male.

È un Giro meno duro di quello di quest'anno. Non è per scalatori ma per buonissimi passisti che sanno andare forte anche a cronometro. È un Giro per Nibali, che sulla propria strada potrà trovare il compagno di squadra Mikel Landa che il prossimo anno migrerà dall'Astana al Team Sky. Ma anche l'olandese Tom Dumoulin, specialista del cronometro che quest'anno alla Vuelta ha fatto vedere i sorci verdi a Fabio Aru, potrebbe dire la sua. Ancora tanti i punti di domanda sulla lista dei partecipanti. Contador ha già fatto sapere che non ci sarà: «Punto a Tour e Olimpiadi». E sono in tanti su questa lunghezza d'onda. Non ci sarà nemmeno Ivan Basso, che di Giri ne ha vinti due. Ieri il campione varesino ha annunciato il suo addio agonistico, non al ciclismo.

Resterà al Team Tinkoff come direttore tecnico di Contador e Sagan.

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