Giro d'Italia

Giro, una foratura per Porte: perde 47", poi altri 2' di penalità

L'australiano della Sky, attentissimo alla gestione degli sforzi fin qui, buca a 6 km dall'arrivo e perde quasi un minuto in classifica generale. Poi arriva anche la penalizzazione per comportamento non regolare (la ruota gli è stata passata non da un compagno di squadra). Vittoria di tappa a Forlì per Nicola Boem, uno dei quattro fuggitivi di giornata

Giro, una foratura per Porte:  perde 47", poi altri 2' di penalità

Sfortuna, si chiama solo così. È quella che caratterizza la giornata di Richie Porte. Il tasmaniano capitano della Sky, eccezionale fin qui a «limare» senza sprecare una sola energia di troppo, si vede presentare tutto insieme il conto nella decima tappa, dopo il giorno di riposo. Una foratura ai 6 chilometri dall'arrivo, con il gruppo lanciato a 60 km/h verso il traguardo all'inseguimento dei fuggitivi di giornata. Il tempo che si ferma e il distacco dalla coda del gruppo che si dilata fino a diventare quasi un minuto. Alla linea bianca saranno 47", nonostante la cronosquadre messa in piedi alla bell'e meglio dalla Sky per chiudere il gap. È un Giro prodigo di emozioni e colpi di scena, questo, e anche la giornata più piatta, quella più banale, riserva il colpo di scena. Nonostante un'altimetria, da Civitanova Marche a Forlì, che sembra un tavolo da biliardo.

Poi, oltre al danno, la beffa. I giudici rivedono le immagini del finale e decidono di infliggere un'ulteriore penalità di due minuti all'australiano. Il perché? Comportamento non regolamentare. Le immagini immortalano chiaramente il connazionale Simon Clarke intento a sostituirgli la ruota davanti, forata, con la sua. Solo che Clarke è della Orica Greenedge, e non della Sky, e quindi l'aiuto non è consentito dal regolamento.

In bicicletta cambia tutto in un attimo. Basta una distrazione, anche altrui (chiedere a Contador lo spavento nell'arrivo di Castiglione della Pescaia), o un semplice colpo di sfortuna. E così Porte e la Sky dovranno cambiare totalmente tattica. Da difesa a oltranza fino alla crono di Treviso, forse gli scienziati inglesi delle due ruote dovranno passare a qualcosa di diverso. Ora la generale vede sempre Contador in rosa, con Aru a 3". Terzo è Landa a 46", un altro uomo Astana, e il tasmaniano indietreggia in 12ª posizione a 3'09", penalità compresa.

A Forlì alza le braccia l'italiano Nicola Boem (e fanno cinque vittorie tricolore in 10 tappe, un'ottima media). Arriva a conclusione la più classica delle fughe bidone, scattata a cinque km dal via. L'azzurro della Bardiani regola in volata i compagni d'avventura dopo il tentativo di contropiede di Alan Marangoni alla fiamma rossa. Secondo posto per Matteo Busato (Southeast), terzo per Alessandro Malaguti (Nippo-Vini Fantini). Il gruppo, a 18", è regolato da Nizzolo, davanti a Modolo e Greipel. Domani l'11ª frazione da Forlì a Imola, 153 km con circuito finale molto mosso da ripetere quattro volte e arrivo nell'autodromo.

Se qualcuno vuol provare a rosicchiare secondi a Contador potrebbe essere la volta buona.

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