Giro d'Italia

Giro, impresa di Aru a Cervinia. Trionfo solitario a braccia alzate

Il sardo dell'Astana si riprende dalle giornate difficili e torn al successo, recuperando anche 1'30" in classifica a Contador e scavalcando Landa, è di nuovo secondo in generale. Domani gran finale in montagna al Sestriere

Giro, impresa di Aru a Cervinia. Trionfo solitario a braccia alzate

Quando meno te lo aspetti... ecco il ritorno del sardo volante. A Cervinia, la tappa con più dislivello di tutto il Giro (4.500 metri in 236 km), un lampo bianco in un pomeriggio pieno di sole. Acceca e abbaglia come lo scalatore dell'Astana. Talento vero, carattere e grinta. Era precipitato a 6'05" dal padrone in maglia rosa Alberto Contador. Sembrava che la sua corsa fosse finita, interrotta, bruciata da quel maledetto virus intestinale che gli aveva fatto perdere 5 chili proprio alla vigilia del Giro del Trentino. Troppa poca preparazione nelle gambe. Brillantissimo nella prima settimana di corsa, ma poi, quando il fisico deve attingere alle riserve di energia nascoste, ecco la spia accesa. «Non ce la fa più» si è sentito spesso negli ultimi giorni. E invece il sardo, testa dura, tiene duro e quando mancano meno di 9 km all'arrivo scatta dal gruppetto dei migliori selezionato dal forcing dei suoi compagni di squadra. L'altro celestino, Mikel Landa, secondo in classifica, non può scattare. Contador abbozza, forse paga lo sforzo supplementare di ieri a Verbania, forse sta risparmiando per regalare l'ultimo grande numero domani a Sestriere. Steven Kruijswijk, in maglia azzurra, che è con loro, ha sprintato per i punti sull'ultimo Gpm con Intxausti e sembra in acido lattico.
Allora Aru può andare e mette sull'asfalto un ritmo impressionante sui tornanti, dalle pendenze non impossibili, che arrampicano fino a Cervinia. A 5 km dall'arrivo si riporta su Ryder Hesjedal, che aveva mollato la compagnia in precedenza, e passa il canadese a velocità doppia. Con la furia dei tempi migliori il sardo non si volta più fino al traguardo. Recupera 1'18" sul gruppetto dei migliori che con l'abbuono diventa 1'28". E quindi si rimette al secondo posto in classifica, ora a 4'37" da Contador, davanti al suo compagno Landa. Mezzo acuto di Rigoberto Uran che prova a nobilitare un Giro davvero troppo opaco con uno scattino che gli dà la terza piazza sul traguardo.
L'altro colpo di giornata è quello di Hesjedal, al bis dopo l'attacco di ieri a Verbania. Il canadese resta all'aria per 9 km ma non si fa rimontare dal gruppo dei migliori. Il suo guadagno si aggira sul minuto e ora il capitano della Cannondale sale al settimo posto in classifica generale, ma il quinto di Trofimov è distante solo 1'18". E se la condizione di Hesjedal è questa domani al Sestriere può pensare di avanzare ancora. Una citazione per il tentativo di impresa di Giovanni Visconti. Il siciliano della Movistar, a caccia del successo di tappa, scappa con altri otto. Poi resta da solo e resta allo scoperto fino ai -10 km dall'arrivo. Poi il ritmo dell'Astana lo lascia senza gambe. Ma un piccolo risultato è acquisito: a una sola tappa di montagna dalla conclusione va in maglia azzurra, dovrà difenderla domani. Ma sarà tutto il Giro, domani, a doversi difendere dalla fiammata del Pistolero. Contador, che ufficialmente dice di «non pensare a una vittoria di tappa», vorrà rendere memorabile il Sestriere.

Se Aru avrà ancora gambe ne vedremo delle belle.

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