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Gol non visto a Marassi, altro spot alla moviola

Il gol fantasma di Morganella (Palermo) contro la Sampdoria
Il gol fantasma di Morganella (Palermo) contro la Sampdoria

Genova - E meno male che il gol-non gol era un caso più unico che raro in serie A. Diciannove giorni dopo l'episodio di Udine (il colpo di testa del romanista Astori finito oltre la linea di porta), arriva il bis a Genova. Ma se al Friuli l'arbitro Guida decise di assegnare la rete nonostante il parere contrario dell'assistente di porta Maresca, ieri a Marassi non è avvenuto lo stesso per il tiro del palermitano Morganella, sul quale le immagini tv hanno tolto qualsiasi dubbio.

Una rete che avrebbe dato il successo ai rosanero ma che nè l'arbitro Cervellera nè tanto meno l'addizionale Chiffi (che proprio a Genova aveva debuttato in A alla fine del campionato scorso) hanno visto, anzi l'azione viene poi fermata per fuorigioco. Polemiche e nervosismo, con 4 espulsi (il terzo portiere Fulignati e i collaboratori di Iachini) sulla panchina del Palermo.

La marcia verso la goal line technology sembra ormai tracciata, come promesso anche di recente dal presidente della Federcalcio Tavecchio. Ma al fianco della tecnologia, si pensa di confermare gli arbitri di porta ai quali continuano a sfuggire situazioni anche clamorose. Forse un errore, più semplicemente un compromesso con la classe dei fischietti che rischiano di perdere potere e soldi. «Non è sempre facile valutare se la palla è dentro o fuori, la velocità della giocata è troppo elevata, premesso che gli addizionali danno grande aiuto e collaborazione la tecnologia nel caso specifico può essere utile», il commento garbato di Iachini.

Non basta la suggestione di Samuel Eto'o in tribuna per regalare il successo alla Samp. Pari giusto, con un tempo a testa e un Mihajlovic arrabbiato per la doppia faccia della sua squadra. Che da oggi avrà a disposizione l'ex interista e Muriel, che a fine partita hanno salutato la gradinata sud dei tifosi blucerchiati, accompagnati da uno scoppiettante presidente Ferrero.

A Genova continuano a sognare l'Europa.

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