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Gp di Silverstone: dopo 22 anni una donna su un bolide di F1

L'evento era previsto dall'inizio dell'anno e si è verificato ieri. Una donna è tornata a guidare una monoposto di Formula Uno dopo 22 anni da Giovanna Amati. Si tratta della scozzese Susie Wolff, che ha effettuato le prove sulla Williams

Dopo l'Italiana Amati torna una donna al volante di una F1
Dopo l'Italiana Amati torna una donna al volante di una F1

In una Formula Uno che stenta a trovare una vera alternativa allo strapotere della Mercedes e dei suoi piloti Rosberg e Hamilton, arriva dal circuito inglese di Silverstone una notizia che riesce a far parlare maggiormente della corsa di domenica prossima.

Nelle prove libere del venerdì Susie Wolff è scesa in pista a bordo della Williams motorizzata Mercedes, vettura che nell'ultimo Gran Premio d'Austria è stata la più competitiva nei confronti della capoclassifica tedesca. La 32enne scozzese ha, però, potuto completare solo quattro tornate del circuito britannico prima di doversi fermare per uno stop della vettura dovuto a problemi della pressione olio. Susie Wolff ha guidato per l'occasione la vettura di Valtteri Bottas e dopo la fine delle prove, in conferenza stampa, ha detto di essere dispiaciuta per come sono andate le cose, ma che questi inconvenienti possono succedere e che spera di avere migliore fortuna nelle prove del Gran Premio di Germania.

Il tentativo della Wolff è arrivato a distanza di 22 anni da quando lo stesso tentativo fu effettuato dall'italiana Giovanna Amati, anche lei non qualificata. Per la cronaca il miglior tempo di Susie Wolff nei giri completati è stato di 1 minuto, 44 secondi e 212 millesimi, circa 3 secondi più alto di quello fatto registrare dal pilota che si è classificato penultimo. Naturalmente a frenare la marcia della Scozzese, oltre alla non abitudine alle vetture di Formula Uno, c'è stata anche un po' di emozione, visto che il tentativo è stato effettuato sul circuito di casa e sotto gli occhi del marito.

Susie Wolff, infatti, è la moglie dell'austriaco Toto Wolff, che oltre a rivestire la carica di "team principal" in Mercedes, possiede anche una quota della scuderia di Frank Williams, e si dice che oltre alle doti di pilota, per questo tentativo di qualifica sia stato importante anche il " cognome" del pilota.

L'uscita della Wolff con la monoposto della Williams è resa possibile dal regolamento che permette al terzo pilota di ogni scuderia, di scendere in pista nei 90 minuti di prova del venerdì mattina. Oltre all'inconveniente sulla monoposto della Wolff, che collabora con la scuderia inglese come collaudatore sin dal 2012, si è registrato anche quello di Felipe Massa che è uscito di pista alla curva "Stowe", dove nel 1999 ebbe un incidente anche Schumacher con la Ferrari. Per Massa, vettura quasi completamente distrutta, dopo l'urto con le barriere conseguente al salto sul cordolo che gli ha fatto perdere il controllo della monoposto, ma nessuna conseguenza fisica. Per il Brasiliano che qui festeggia il suo 200esimo Gran Premio in carriera, solo un grosso spavento.

Susie Wolff ha iniziato a correre con i kart, poi a 19 anni è salita su una monoposto di formula Renault. Nel 2005 il salto di categoria partecipando al campionato inglese di Formula Tre. Nel 2006 il campionato DTM con vetture turismo, con il migliore piazzamento finale, tredicesima, nel 2010.

Poi l'approdo alla Williams, ed ora anche la possibilità di salire su una monoposto di Formula Uno.

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