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Alla Grande Boucle non si sta in sella Caduta choc di Porte e Thomas a casa

Altri incidenti: paura per il capitano Bmc e Froome perde lo scudiero

Alla Grande Boucle non si sta in sella Caduta choc di Porte e Thomas a casa

Chambery Le discese ardite fanno molta più selezione delle risalite, questo ci sembra ormai chiaro. È un Tour in caduta libera, visto che sono sempre per terra e in pochissimi riescono a salvarsi. Fin dalla crono iniziale di Düsseldorf le cadute sono state una costante in questo Tour de France. Un leitmotiv che ci ha accompagnato in questa prima settimana di corsa estremamente dura e complicata sia per il gran caldo, ma anche e soprattutto per le numerose, troppe cadute.

A Düsseldorf va subito a casa Alejandro Valverde, non uno qualsiasi. Il giorno dopo a farne le spese è il basco Ion Izagirre, altro uomo che sperava di fare classifica qui in Francia. Vittima di una caduta anche l'ex campione del mondo Mark Cavendish, che finisce la propria corsa contro la spalla di Sagan (anche lo slovacco a casa, ma per provvedimenti disciplinari per altro discutibili) e di conseguenza contro le transenne del traguardo di Vittel: anche per lui frattura della scapola. Bye bye France.

Ieri a farne le spese è stato nientedimeno che l'uomo in più del Team Sky, che ora si trova con un uomo in meno: Geraint Thomas. Nella discesa del Col de la Biche, il gallese prima maglia gialla del Tour de France, cade a tutta velocità ed è costretto anche lui al ritiro. Per la prima maglia gialla del Tour, che ieri mattina da Nantua è partito al secondo posto in classifica generale a soli 12 di ritardo dal suo capitano Chris Froome, c'è invece l'imprevisto dell'ennesima caduta, visto che con quella di ieri il vincitore della crono iniziale di Düsseldorf, ha portato la contabilità delle sue cadute a quota quattro. Non va dimenticato che Thomas era stato costretto al ritiro anche al Giro d'Italia, quando è rimasto coinvolto in una caduta di gruppo e qualche giorno dopo è stato costretto ad alzare bandiera bianca.

Ieri, invece, il patatrac è avvenuto quando al traguardo mancavano più di cento chilometri. Scivola via a tutta velocità con Robert Gesink, sull'asfalto reso viscido dalla pioggia, e per il gallese finisce anzitempo anche il Tour de France: per lui frattura della clavicola destra. Per l'olandese, invece, la frattura di una vertebra: gli è stato posizionato un corsetto. Per entrambi il ritiro. Come per Richie Porte, protagonista di una caduta terribile che ha trascinato a terra anche Martin nella discesa del Mont du Chat. In serata non c'erano aggiornamenti sullo stato di salute dell'australiano ma comunque rassicuranti le parole del ds Fabio Baldato: «Richie non ha perso conoscenza nemmeno un minuto».

Ieri a terra pure Manuele Mori: frattura della scapola destra con pneumotorace».

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