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I giovani e l'auto: «Basta che sia green»

Numerose le idee sulla mobilità del futuro. E come premio stage al Lingotto

Viviana Persiani

Napoli A Capua, nella storica sede dell'Università della Campania «Luigi Vanvitelli», si è celebrato l'incontro tra creatività e competenza. I giovani come immaginano l'auto del futuro? Che rapporto esiste tra la nuova generazione e le auto? Durante la premiazione della seconda edizione del contest «I am Fca-Innovation Award Millennials by Fca», nato su iniziativa di Fiat Chrysler Automobiles, si sono scoperte le idee all'avanguardia degli studenti triennali e magistrali di Economia di 6 università dell'Italia Centro-Sud che potrebbero influenzare la produzione prossima futura di auto. Non sarà stato sicuramente semplice per la giuria scegliere tra le 1.300 proposte presentate al concorso: dopo aver selezionato i progetti di 300 giovani provenienti da differenti atenei, solo in 6 hanno ricevuto in premio lo stage in uno stabilimento Fca del Centro-Sud, mentre altri 6 si sono, invece, aggiudicati un corso di guida sicura che si svolgerà nel Proving Ground di Fiat Chrysler Automobiles, a Balocco (Vercelli).

«Come immagini le auto tra 15 anni?», «Che cosa faresti con la tua auto se potessi?», «Che cosa ti aspetti i produttori di auto dovrebbero fare per migliorare la tua vita?», «Musica, social network e digital life: come le auto possono migliorare la tua esperienza con essi?», i quesiti sui quali interagire. Risposte interessanti, come i progetti che gli studenti hanno elaborato e proposto a video. Federico Cirillo, dell'Università «Gabriele d'Annunzio» di Chieti e Pescara, per l'auto del futuro ha proposto l'inserimento di un Id personale con cui connettersi con l'esterno, sia per agevolare la mobilità sia per «dematerializzare» la burocrazia; Denise Di Bernardo, invece, matricola all'Università di Bari «Aldo Moro», ha incantato parlando di auto ecocompatibili e sicure, che interagiscono con chi le utilizza grazie a un assistente di guida.

Qualcuno ha mai pensato a utilizzare materiale biodegradabili per i rivestimenti interni? Antonella Occhionero, dell'Università del Molise, propone fibre come la canapa per ospitare un autista davvero social, sempre connesso col mondo grazie anche a webcam.

«È emerso - ha affermato Giorgio Cornacchia, direttore del Centro Ricerca di Fca - un quadro chiaro dei valori che guidano i nostri futuri clienti: il rispetto assoluto dell'ambiente, la volontà di risparmiare tempo, l'attenzione al comfort e alle esigenze di ciascuno di noi, l'appartenenza a una comunità e il desiderio di esprimere se stessi attraverso l'automobile».

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