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I Mondiali tra emiri e Putin: tutta la verità di Platini

L'ex presidente dell'Uefa esce ufficialmente dall'inchiesta: «Mi hanno chiesto di Qatar, Russia e Fifa...»

I Mondiali tra emiri e Putin: tutta la verità di Platini

«Ancora non so cosa c'entro in questa storia». Dopo il lungo interrogatorio davanti agli inquirenti dell'Ufficio anticorruzione della Procura di Nanterre, l'ex presidente dell'Uefa Michel Platini è stato rilasciato nella notte tra martedì e mercoledì. «Ho risposto a tutte le domande - ha spiegato - ce n'erano tante non solo sul Mondiale in Qatar, ma anche per quello in Russia, sull'Euro 2016 e sulla Fifa. Fa male trovarsi in una situazione del genere, ti presenti come testimone libero e vieni messo subito in stato di fermo. Comunque, loro fanno il loro lavoro». Platini era teso, ma sereno nel momento in cui è stato rilasciato senza essere stato messo sotto inchiesta. «È stato fatto molto, molto rumore per nulla», ha commentato il suo legale William Bourdon, che ha ribadito come la misura della custodia cautelare fosse stata adottata per «ragioni tecniche, in modo che le persone ascoltate non potessero accordarsi fuori dalla procedura. Ma siamo fiduciosi per il futuro».

L'inchiesta era partita nel 2016 per capire in particolare i potenziali legami tra l'attribuzione del Mondiale al Qatar, macchiata da sospetti di corruzione, e eventuali affari tra l'emirato e la Francia. Anche se l'indagine si è ramificata pure al sostegno di Platini al Mondiale russo, al suo rapporto con la Fifa e pure all'assegnazione dell'Europeo del 2016 alla Francia, deciso nel maggio 2010, quando Sarkozy era Presidente della Repubblica, e per questo non convocabile dai magistrati. L'interrogatorio ha riguardato ovviamente anche il famoso pranzo all'Eliseo, ammesso in passato dallo stesso Platini e risalente al novembre del 2010, insieme a Sarkozy e all'emiro qatariota Tamim bin Hamad Al Thani. L'incontro fra i tre si tenne a circa un mese di distanza dall'assegnazione dei Mondiali. A quel pranzo partecipò anche Sophie Dion, consigliera di Sarkozy per lo sport, interrogata e in seguito rilasciata anche lei.

«Sono sempre stato sereno - ha detto ancora l'ex presidente Uefa dopo essere stato rilasciato - perchè mi sento completamente estraneo ai fatti. Si tratta di un caso vecchio, lo sapete, lo abbiamo spiegato e mi sono sempre espresso con trasparenza sui giornali. Questo è tutto, continuano a investigare, a cercare».

«Conosco Platini, non credo sia dentro questa cosa», così Dino Zoff, portiere della nazionale campione del mondo nel 1982 e suo compagno di squadra alla Juventus.

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