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I piloti italiani e la Formula 1: un digiuno lungo otto anni

Dopo le leggende degli anni 50, l’inno di Mameli rare volte ha suonato per un connazionale: le speranze ora ricadono tutte su Giovinazzi

I piloti italiani e la Formula 1: un digiuno lungo otto anni

I piloti italiani e la Formula 1: un binomio leggendario negli anni ’50 venuto a mancare ai giorni nostri. Dopo un digiuno durato otto anni, finalmente le speranze di rivedere il tricolore sul gradino più alto del podio tornano con Antonio Giovinazzi.

E' quindi nella prima metà del secolo scorso in cui dobbiamo far tornare la memoria, per ritrovare i nomi indissolubilmente diventati leggende: Alberto Ascari e Giuseppe Farina.

Anno 1950, per la prima volta nella storia della categoria viene assegnato il Campionato Piloti: con un dominio totale di una scuderia italiana, l’Alfa Romeo, viene assegnato il titolo a Giuseppe Farina sull’argentino compagno di squadra Juan Manuel Fangio.

Il pilota torinese, famoso per gli eccessi rispetto al periodo in cui viveva, è stato anche il primo vincitore di un gran premio nella storia della Formula 1 oltre che ottenitore della prima pole position.

A seguirlo Alberto Ascari con la Ferrari, negli anni 1952 e 1953: il pilota milanese fu l'ultimo italiano a vincere il titolo mondiale piloti e detiene ancora adesso il record per la più alta percentuale di trionfi in una stagione.

Da allora rimasero a far suonare l’inno nazionale sul gradino più alto del podio nelle classifiche generali solamente più i costruttori: Maserati e Ferrari nello specifico.

Ad avvicinarsi fino a sfiorarlo il titolo, un’altra coppia amata degli anni 90: Michele Alboreto e Riccardo Patrese.

L’indimenticato pilota milanese, morto in Germania nel 2001 mentre effettuava un test sulla Audi R8 Sport in vista della 24 Ore di Le Mans, giunse secondo alle spalle di Alain Prost nel 1985 a causa di una serie di ritiri negli ultimi gran premi della stagione.

Patrese invece nel 1992 con la Williams chiuse secondo in campionato alle spalle del compagno di squadra Nigel Mansell, che aveva sostenuto e aiutato lungo tutta la stagione.

Tornando agli anni 2000, ricordiamo tra gli altri Vitantonio Liuzzi, Jarno Trulli (vincitore a Montecarlo nel 2004), Giancarlo Fisichella e Luca Badoer: loro due, gli ultimi a salire su una Rossa con Badoer per anni collaudatore stabile a Maranello.

Chiudiamo infine con Alex Zanardi: il fresco vincitore dell’Ironman con record mondiale paralimpico, corse cinque stagioni in Formula 1 prima di passare al campionato americano CART.

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