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Icardi che cucchiaio, Roma solo una perla

Icardi che cucchiaio, Roma solo una perla

La perla da 60 metri del romanista Miralem Pjanic è l'immagine più bella che arriva dagli States e dal torneo che sembra una piccola Champions League estiva. Più pesante il «cucchiaio» su rigore di Mauro Icardi che poi si ripete nella lotteria finale, regalando i primi sorrisi italiani nella torunee oltreoceano.

La doppia sfida delle nostre ai colossi europei (il Manchester United nuova versione targata Van Gaal e il Real Madrid più vicino alla squadra B) si conclude con dati contrastanti. La Roma di Garcia, reduce da cinque giorni di continui spostamenti aerei - da Boston per il test con il Liverpool a Denver per quello con i Red Devils - è ancora alla ricerca della condizione migliore. E aver affrontato due squadre della Premier, che inizierà due settimane prima della nostra serie A, ha evidenziato il gap, visto soprattutto nei primi 45 minuti della sfida con lo United, trascinato da un Rooney già in palla. L'Inter di Mazzarri, che fra poco meno di un mese sarà in campo per il preliminare europeo, incassa una vittoria di prestigio che dà entusiasmo alla truppa, anche se il Real di Ancelotti non era nemmeno lontano parente di quello che da agosto giocherà in Liga e da metà settembre inizierà il cammino per difendere la Champions.

Il divario non è stato da brividi (il 3-2 è un risultato onorevole grazie soprattutto a una ripresa giocata con maggiore qualità tecnica, come ha sottolineato Garcia), ma il Manchester United resta comunque stregato per la Roma. I nuovi devono ancora inserirsi nei meccanismi allestiti dal tecnico francese e già a Dallas, nella seconda partita dei giallorossi proprio contro il Real, si potrebbe vedere anche Astori, l'ultimo arrivato a Trigoria. «Sicuramente possiamo fare meglio, ma questo è solo l'inizio - così Pjanic, autore di uno splendido gol con un pallonetto da metà campo -. Alla Roma c'è la mentalità giusta e anche tanta qualità. La squadra ha fame, vogliamo provare a fare una grande stagione». Negli Usa si attende solo Gervinho, tornato nella Capitale e da mercoledì, visto permettendo, al fianco dei compagni per l'ultima parte della tournee estiva.

Mazzarri punta per ora sui giocatori che ha a disposizione, in attesa che gli ultimi arrivati - in particolare M'Vila - trovino la giusta condizione e che quattro elementi (Palacio, Campagnaro, Alvarez e Hernanes) tornino dall'esperienza mondiale. In più trova la freddezza di Icardi dal dischetto e la reattività di Carrizo, bravo a sventare due tiri dagli undici metri degli spagnoli nella lotteria decisiva. Il tecnico ha promosso la sua squadra dopo il successo ai rigori sul Real B, con Ancelotti che ha usato la sfida di Berkeley per far fare esperienza ai giovani anche se poi è arrivato il guizzo del gioiello Bale. «Ho visto la giusta mentalità, quella di non accontentarsi mai, squadre come il Real anche nelle amichevoli ci mettono carattere. Siamo pronti per tornare in alto», così l'allenatore nerazzurro. E ora il test di domani con il Manchester United dove si rivedrà Kovacic.

Le grandi manovre continuano.

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