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Icardi, riposo e veleni. Un fondo di Hong Kong vuole le quote di Thohir

Icardi, riposo e veleni. Un fondo di Hong Kong vuole le quote di Thohir

È già successo, ma è sempre strano: Inter-Benevento si gioca a porte chiuse per la squalifica "anti-razzista" di Santo Stefano. Doppia consolazione: a) in Coppa Italia non ci sono abbonati e quindi nessuno ci rimette; b) gli spettatori non sarebbero stati molti nemmeno a porte aperte e quindi anche il cassiere non perde granché. Col Sassuolo sarà diverso, ma lì almeno ci saranno i bambini. Oggi c'è invece come sempre la diretta tv per i tifosi, «quelli che non c'entrano nulla e che invece sono penalizzati», cala Spalletti in una vigilia che ancora una volta ruota su Icardi anche se non gioca. Su Icardi e soprattutto su Wanda. Non bastasse la vicenda contratto, serviva quel satanasso di papà Maxi Lopez (ora gioca nel brasiliano Vasco) che dall'Argentina lancia accuse alla mamma dei suoi 3 figli, accuse che dovrebbero dar fastidio soprattutto a lui, Icardi. Riprese in Italia, queste accuse venate di gossip («mi chiama quando Mauro è in ritiro») scatenano la velenosa reazione della moglie procuratrice. Non contro il padre dei suoi primi 3 figli, ma ovviamente contro chi queste accuse ha pubblicato. Benedetti (?) social media

Arriva invece dai canali di comunicazione tradizionali, la notizia che (forse) stavolta Thohir vende davvero. È infatti rispuntato un fondo d'investimento di Hong Kong pronto a rilevare il 31,05% dell'Inter ancora in possesso dell'ex presidente. Sarebbe un socio forte per Suning, ma Thohir ha già dimostrato di saper trattare e quindi per andarsene vorrà parecchi milioni di euro in più dei 42 per i quali è a bilancio la sua quota.

Oggi Icardi parte in panchina (titolari Lautaro e Keita) così come Nainggolan, che pare aver lavorato molto in questi giorni e dovrebbe tornare titolare col Sassuolo. Spazio a Padelli e Gagliardini, addirittura a Dalbert e Ranocchia. «L'atmosfera sarà quello di un allenamento infrasettimanale, solo l'avversario sarà più forte», avverte Spalletti, che eviterebbe volentieri il batticuore di un anno fa, stesso turno casalingo, contro il Pordenone.

Infine, anche se di quell'Inter è rimasto molto poco, sostanzialmente niente (Zanetti vicepresidente) ad Appiano e dintorni ha lasciato di perplessi la notizia che la Juventus prova un'altra volta a scucire dalla maglia nerazzurra lo scudetto del 2006. Ma non avevano detto che era scoppiata la pace?

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