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Indurain, Zanardi e il ct azzurro Bettini tra i 5500 della Granfondo Campagnolo

Campioni e amatori insieme nella prima edizione della gara romana di ciclismo: 20 nazioni di tutto il mondo rappresentate, due i percorsi con partenza e arrivo nel centro storico della Capitale

Un esordio da record per l’unica manifestazione del genere che si disputa in una grande città, Roma, con partenza dalle Terme di Caracalla, due percorsi da 102 e 157 chilometri che attraverseranno il centro storico della Capitale, si snoderanno nella zona dei Castelli romani per poi tornare nella Città Eterna. Oltre 5.500 gli iscritti nella prima edizione della Granfondo Campagnolo, la gara ciclistica che si svolgerà a Roma il 14 ottobre. Amatori ma anche campioni al via: tra questi l’ex corridore spagnolo Miguel Indurain, cinque volte vincitore del Tour all’inizio degli anni ’90, il ct azzurro Paolo Bettini, il paraolimpionico della handbike Alex Zanardi e ancora gli ex Davide Cassani e Michele Bartoli (re delle classiche), Alessandro Fabian, atleta di punta della nazionale di triathlon e l’ex olimpionico della canoa Antonio Rossi. «Se Alex continua ad allenarsi, comincio a preoccuparmi - ha scherzato Bettini -. Con lui ho fatto la Granfondo delle Dolomiti, ritrovarlo sarà un piacere e questa volta potremo pedalare assieme da campioni olimpici. Il mix Roma, bici, turismo credo metta d’accordo tutti, per me sarà un’altra opportunità per ripedalare su quei sanpietrini dove per tante volte ci siamo giocati il Giro del Lazio. Mi auguro che gli altri ciclisti interpretino la giornata all’insegna dell’amicizia e dello spirito di divertimento».

«Sarà un grande evento di ciclismo in una città icona come Roma - ha commentato l’ideatore Gianluca Santilli -. Ci dicevano che era un sogno, oggi siamo qui a verificare la passione per un grande evento mai visto a Roma: più di 5000 ciclisti guarderanno il Colosseo pedalando lungo i Fori Imperiali, inizialmente si parlava di successo se avessimo raggiunto i 2000 partecipanti. Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni con tre settimane di anticipo. Questa sarà una festa, i professionisti sono altri, noi siamo amatori, questa è soltanto una grande festa di ciclismo che comunque porterà un indotto puro di 5-6 milioni alla città». Poi Santilli svela il retroscena dell’iscrizione di Indurain: «L’avevo invitato dopo la Granfondo dolomitica, ma non pensavo che si ricordasse. Un giorno ha spedito una e-mail alla moglie di Ivan Piol, il responsabile dell’organizzazione dell’evento ed è diventato dei nostri».

«La manifestazione è un’ulteriore perla del presidente della Federazione ciclistica italiana Di Rocco i cui risultati si vedono e non solo dal punto di vista sportivo - così il presidente del Coni Petrucci -. Nei miei 13 anni di presidenza del Coni ho notato un progresso culturale della bicicletta e questo è merito della Fci». «Si sta trasformando anche la cultura della bicicletta: in città vedo sempre più ciclisti, ci sono molte donna, abbiamo sviluppato molto la cultura del ciclismo e finalmente le risposte arrivano», dice invece lo stesso Di Rocco.

La Granfondo Campagnolo, gemellata con quella di New York, potrà contare su diverse iniziative di supporto. Nel villaggio delle Terme di Caracalla, oltre al divertimento dei più piccoli si punterà infatti sulla prevenzione, con controlli medici gratuiti e consigli per un corretto stile di vita.

A margine dell’iniziativa il Centro Nazionale trapianti promuoverà il tema della donazione di organi, a disposizione di tutti gli ospiti anche un test-bike.

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