Brasile 2014

Inghilterra e Italia fuori, ma nei quarti quanta Premier e serie A

E' tempo di una piccola analisi tecnica: da dove provengono i giocatori delle otto nazionali rimaste in gara ai mondiali di calcio, ovvero Brasile, Colombia, Francia, Germania, Olanda, Costa Rica, Argentina e Belgio? Ecco qualche dato curioso sulla loro provenienza, anche per sfatare luoghi comuni su stranieri e necessità di dover giocare nel proprio Campionato

Otto Nazionali a giocarsi il Mondiale, con giocatori sempre più internazionali
Otto Nazionali a giocarsi il Mondiale, con giocatori sempre più internazionali

Malgrado l'Italia e l'Inghilterra, così come la Spagna, in questo Mondiale non abbiano affatto figurato bene, con i Campioni del Mondo in carica partiti come favoriti ed eliminati dopo due gare, i loro Campionati, ovvero Premier League, Serie A e Liga Spagnola continuano a sfornare ottimi campioni: i giocatori di gran parte delle sedici squadre che avevano raggiunto gli ottavi provenivano da questi Campionati, e per l'esattezza circa sessanta giocavano in squadre inglesi, cinquanta in Italia e trentasei nel campionato spagnolo. Un dato dunque che dovrebbe far riflettere: le squadre arrivate in fondo presentano uno zoccolo duro impegnato nel proprio Paese o si avvantaggiano dell'esperienza accumulata dei propri giocatori all'estero?

Nel caso dell'Inghilterra (con il solo portiere di riserva Forster impegnato con il Celtic), tutti o quasi giocano nella Premier League e lo stesso discorso vale per l'Italia (ad eccezione del tris del Psg, Sirigu, Thiago Motta e Verratti). Discorso leggermente differente per la Spagna in cui, nonostante sette giocatori provengano dal Barcellona, quattro dall'Atletico e 3 del Real, la rosa prevede 6 Furie Rosse militanti in Premier, 2 al Napoli ed una al Bayern.

Analizzando, invece, le squadre che giocheranno ai quarti di finale, la situazione è ben differente. Partendo, ad esempio, dall'Olanda, formazione che ha dimostrato tenacia formata da un mix curioso di veterani e giovani promesse, emerge come negli Orange più del 50% della rosa giochi per formazioni straniere (13 uomini di Van Gaal per l'esattezza) impegnati rispettivamente in Premier, ben 6, 3 in Bundesliga, 2 in Turchia ed un elemento in Ucraina e Italia; con i pezzi da 90 tutti impegnati in big europee, Robben gioca nel Bayer Monaco, De Jong nel Milan, Seijder nel Galatasaray mentre Van Persie nel Manchester United. Non pochi neppure i Nazionali tedeschi impegnati fuori Germania. Se è vero, infatti, che ben sedici i giocatori che militano nel campionato tedesco, moltissimi dei quali compagni di squadra di Robben, come il portiere Neuer e metà dell'undici teutonico, è altrettanto vero che 7 sono coloro che giocano tra Premier, Liga e serie A (Mustafi e Klose). Stesso discorso per la sorpresa Costa Rica che, a fianco dei 9 elementi "patrioti", vede 14 Nazionali tesserati per compagini varie con 3 atleti ad esibirsi in America e Norvegia ed un elemento impegnato tra Belgio, Olanda, Germania, Russia, Svezia, Danimarca e Grecia

Discorso ancor più estremizzato per Argentina e Francia. L'Albiceleste, infatti, appare una squadra "europea", considerando che i Nazionali attualmente che giocano in Patria sono solo 3 e non di primo livello ( il 22 Orion, il vecchio Maxi Rodriguez e l'ex Giallorosso Gago), gli altri 20 si esibiscono all'estero con ben sette che giocano in Italia, tra i quali spicca Higuain, stella che è riuscita a sostituire in poco tempo Cavani ora al PSG, mentre sono quattro i giocatori provenienti dal campionato spagnolo, tra cui spiccano Messi e Mascherano, tre anche in Portogallo (anche se Garay ora è passato allo Zenit), 2 in Francia ed uno in Messico. Anche la formazione francese, orfana di Ribery ma con giocatori del calibro di Benzema, Pogba e Cabaye è una Nazionale che pullula di "stranieri": solo otto giocatori presenti in Ligue 1, contro i 10 che calcano i campi della Premier, 3 nella Liga e Pogba stellina della Juventus. Poca "nazionale" anche la Colombia: solo 3 i Cafeteros rimasti a casa, con 7 che sono "Italiani", 4 in Argentina, 3 in Francia, 4 nella penisola iberica ed 1 in Olanda e Germania, Lo stesso Brasile, nonostante le voci di un Pato costretto a tornare a casa per riconquistarsi una maglia, vede solo 4 Verde-oro a tirar calci iin Sud-America, contro i 5 in Premier, 3 in Francia (con il passaggio di David Luiz alla corte di Blanc saranno 4 e 4), 3 anche in A e Liga, 2 in Germania e 1 in Russia ed Ucraina

165355682373047px; font-size: small;">Sorprende, invece, il Belgio: se non bastassero i soli 2 convocati che calcano i prati natii, contro gli undici in Premier, i 2 in Bundesliga e Russian League e un rappresentante dei Diavoli Rossi accasato in italia, Francia e Portogallo; non è raro vedere la nazionale di Wilmots scendere in campo con un undici totalmente griffato Premier, per una squadra che, talvolta, ha i ritmi degli Inglesi, quando quelli veri sono già a casa da un pezzo.



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