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Insigne, gioie e dolori. È l'uomo del futuro ma ha un ginocchio ko

Il bomber del Napoli si è dovuto fermare per una botta col Milan «A me la maglia 10 di Maradona? Sarebbe un peso e un'emozione...»

Insigne, gioie e dolori. È l'uomo del futuro ma ha un ginocchio ko

FirenzeL'uomo del giorno è lui, Lorenzo tornato “Il Magnifico”. Perché in queste settimane vola lui e vola il Napoli e perché in azzurro è atteso a cose grandi. Ginocchio permettendo. Lorenzo Insigne infatti ieri pomeriggio non si è allenato e a Coverciano è subito scattato l'allarme. Il medico degli azzurri, Enrico Castellacci, si è però affrettato a rassicurare: «Non è successo nulla di drammatico; il ragazzo ha subito delle botte nelle ultime partite e il suo ginocchio destro ha ancora del versamento, così in accordo con il Napoli gli abbiamo tolto il liquido». Oggi lo staff azzurro valuterà le sue condizioni così come la disponibilità per la partita di sabato a Baku con l'Azerbaigian.

Insigne però ieri ha parlato a lungo. «In campo mi sto divertendo e sono felice di giocare nel Napoli e in Nazionale. Il mio punto di forza è essere napoletano? Vorrei restare il più a lungo possibile in questa squadra perché è il sogno di ogni ragazzo di Napoli giocare con questa maglia. La 10 di Maradona? Non nominiamolo e non facciamo questi paragoni. Se un giorno il Napoli vorrà darmela, sarà un peso ma anche una bella emozione. Ora mi trovo a meraviglia con la numero 24. I tifosi? Se qualche volta ho risposto male è perché in questo club ci sto troppo bene e quando non gioco sono triste».

Sarri in effetti sta esaltando le sue doti e lui risponde con i colpi di classe che madre natura gli ha fornito. Il Napoli ha cominciato sgasare, adesso è a 6 punti dalla Fiorentina capolista, punta al vertice e alla riapertura del campionato proprio al San Paolo arriveranno i viola: «Scudetto a Napoli? È troppo presto per parlarne». Insigne ha dribblato bene l'argomento, ma è innegabile che sul Napoli e su di lui si siano accesi i riflettori: «Fa molto piacere ricevere questi complimenti, non capita sempre di uscire da San Siro tra gli applausi anche dei tifosi di casa. Devo continuare su questa strada. Sono molto contento, ma questo è solo il punto di partenza: ancora non ho fatto nulla, spero di migliorare ancora di più».

Poi, visto l'argomento caldo, Lorenzo “Il Magnifico” ha spiegato meglio il concetto: «Mi parlate dello scudetto, ma sono passate solo 7 giornate. Bisogna restare cauti, ma ci proveremo fino alla fine. Questo è un campionato più equilibrato rispetto ai precedenti: la Fiorentina sta giocando molto bene, ma noi daremo il massimo in tutte le partite».

Insigne è un talento naturale, ma il genio va allenato altrimenti diventa fine a se stesso. In questo Sarri è un maestro e certamente nel ritorno al grande calcio di Lorenzo, un po' di merito va ascritto anche all'allenatore toscano: «Ci sta trasmettendo tante cose, curiamo la tattica nei minimi dettagli ed è molto grintoso». In passato si era parlato di frizioni tra Insigne e Rafa Benitez, ma il giocatore respinge le voci maligne: «Devo tanto anche a lui, mi ha fatto crescere anche in fase difensiva con il suo modulo. Poi quest'anno con il 4-3-3 mi diverto di più, ma non ho mai avuto problemi. Importante, invece, in qualunque ruolo si venga impiegati, dare il cento per cento. Sto facendo bene e ringrazio il Ct Conte per la chiamata in Nazionale: spero di ripagarlo sul campo». Infine un saluto al grande amico Immobile: «Ho sentito Ciro due giorni fa: era un po' giù per la mancata convocazione. Siamo molto legati, posso solo dirgli di non mollare mai perché lui è un grande attaccante e tornerà sicuramente in Nazionale».

Per Insigne un futuro azzurro, a Napoli e in Nazionale: il suo è il calcio che piace alle gente, in un periodo così ce n'è proprio bisogno.

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