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Inter e Juve: adesso ci siamo anche noi

L'Italia si presenta in Russia, segnano Ivan e Mario, nel senso di Perisic e Mandzukic, Inter e Juventus firmano la vittoria della Croazia che elimina l'Inghilterra e va in finale a sfidare la Francia

Inter e Juve: adesso ci siamo anche noi

L'Italia si presenta in Russia, segnano Ivan e Mario, nel senso di Perisic e Mandzukic, Inter e Juventus firmano la vittoria della Croazia che elimina l'Inghilterra e va in finale a sfidare la Francia.

Partita a due facce, come ormai consueto in questo mondiale. Primo tempo noioso, a parte il fulmineo vantaggio inglese, ripresa piena di cose e di tensione emotiva.

Il gol di Trippier, il primo della sua fresca avventura in nazionale, ha addormentato l'Inghilterra che ha pensato di poter vivere di rendita anche perché, di fronte, la Croazia non trovava né idee, né carattere per organizzarsi e replicare al dominio, anche se sterile, avversario. Sulla punizione, calibrata e vincente di Trippier, il portiere Subasic è partito in ritardo e quell'incertezza si è trascinata in altri interventi non sempre lucidi, così facendo perdere sicurezza alla terza linea croata. L'Inghilterra ha provato, come sempre, ad aggirare la retroguardia rivale con la velocità di Sterling e il lavoro di Alli, mentre Kane non ha trovato mai spazi e palloni per impensierire, come sa e come confermano i suoi numeri, il succitato Subasic.

Nella ripresa, quasi di colpo, la tartaruga croata si è fatta serpente, non soltanto cercando la testa di Mandzukic, ben controllato da Walker e dai centimetri di Maguire, ma grazie alle giocate di Perisic che ha trovato il pari, anticipando astutamente Walker che ha rischiato la testa, e poi colpendo il palo con un'altra invenzione del repertorio che gli appartiene. La situazione di nuovo equilibrio del risultato ha, paradossalmente, aperto la partita, allungando le due squadre e consentendo cambi di gioco continui. I leoni inglesi sono diventati gattini impauriti, Gareth Southgate ha sudato nel suo panciotto cult, la Croazia ha spinto fino all'ultimo pallone e poi è arrivata la terza fatica supplementare mondiale (Danimarca e Russia) per la squadra di Zlatko Dalic. Qui gli inglesi si sono risvegliati con l'ingresso di Rose sull'out sinistro e i croati hanno smarrito la bussola con Modric che ha sbagliato le cose più elementari mentre il quartetto al Var ha passato una serata di turismo volontario, evitando di intervenire là dove sarebbe stato necessario (Dele Alli e Mandzukic). Croazia nella storia, prima finale di sempre.

Francia nel sogno del Novantotto.

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