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Inter, Kondogbia come Dembelé: diserta l'allenamento

Il centrocampista nerazzurro non si è presentato ad Appiano Gentile per la seduta di allenamento di oggi: sempre più vicina la sua cessione al Valencia

Inter, Kondogbia come Dembelé: diserta l'allenamento

Dembelé ha fatto scuola. Stamattina il centrocampista dell'Inter Geoffrey Kondogbia non si è presentato ad Appiano Gentile per la consueta seduta di allenamento con la squadra.

Un'assenza ingiustificata che darà luogo a un provvedimento disciplinare da parte della società nerazzurra, ma l'ex mediano di Siviglia e Monaco non ha paura di possibili punizioni: ormai la sua testa è lontana dall'Inter. Colpa del recente autogol segnato nell'amichevole contro il Chelsea, frutto di un clamoroso errore che gi ha fatto voltare definitivamente le spalle dai tifosi nerazzurri.

Kondogbia si è deciso: vuole lasciare l'Italia. La sua storia con l'Inter, iniziata due anni fa, non è decollata. Colpa di alcune difficoltà di ambientamento al campionato italiano, ben diverso dalla Ligue 1 francese dove la sua fisicità straripante gli consentiva di avere vita facile contro gli avversari.

La Serie A si è rivelata troppo tosta per il centrocampista francese, specialmente nella prima stagione in nerazzurro. L'anno scorso Kondogbia ha fatto leggermente meglio, ma i continui cambi di allenatore e il rapporto difficile con il pubblico nerazzurro non gli hanno dato tregua. Il francese ha bisogno di fiducia e tranquillità per rendere al 100 per cento.

Di qui la sua decisione di impuntarsi per lasciare a ogni costo l'Inter. Negli ultimi giorni Kondogbia è stato accostato al Valencia e la società andalusa sarebbe la piazza ideale per il suo rilancio. Tuttavia la trattativa non è ancora decollata, dunque ci vorrà ancora qualche giorni perché il trasferimento in Spagna possa essere perfezionato.

Sembra così destinata a terminare dopo 2 anni la storia tra Kondogbia e l'Inter. Il ragazzo, classe 1993, era stato acquistato nel 2015 per una cifra intorno ai 35 milioni di euro.

Il giocatore era stato strappato al Milan dopo un'asta al rialzo, ma alla fine è stata la società rossonera ad avere avuto ragione nel non investire una cifra eccessiva sul centrocampista.

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