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Inter regina d'inverno: nessuna spende come lei

Inter regina del mercato di riparazione. La sessione di gennaio è alle porte (inizia domani per terminare alle 23 del 2 febbraio) e i nerazzurri si stanno già rivelando assoluti protagonisti. Una casualità? Non proprio. La trattativa che il club di Thohir ha concluso con Podolski conferma un'abituale tendenza: nelle ultime cinque stagioni nessuna società del nostro campionato ha investito quanto i nerazzurri nella sessione invernale di mercato. Quasi 95 milioni di euro dal 2010 al 2014, nei quali rientrano gli acquisti di Pandev, Nagatomo, Ranocchia, Pazzini, Guarin, Kovacic ed Hernanes (ripercorrendo in ordine cronologico i colpi principali). L'Inter a gennaio rivoluziona la propria rosa, investe, spende e spande, incurante di quanto orchestrato in estate. O meglio, sistema e mette toppe, viene da pensare. Lo ha fatto sul finire dell'era Moratti, lo ha fatto nell'anno miracoloso di Mourinho e lo ha ripetuto lo scorso gennaio, all'alba della gestione Thohir. E l'arrivo di Mancini e la voglia di risalita del club nerazzurro ha portato ulteriori spese e nuovi innesti anche in questa imminente finestra di inizio 2015.

Il Napoli, che ha già preso per gennaio Gabbiadini e Strinic, conferma di essere un'altra delle società più attive a gennaio: De Laurentiis in inverno aggiunge sempre qualche pedina al suo scacchiere (la scorsa stagione arrivò Jorginho). Juventus e Roma, invece, nelle ultime cinque stagioni, hanno solo aggiustate le proprie rose con piccoli ritocchi, quasi sempre in prestito (Osvaldo e Bastos i più recenti a gennaio 2014). Chi invece stravolge la propria rosa a gennaio è il Genoa. Il club di Preziosi è secondo nella speciale classifica della Serie A dal 2010 ad oggi: più di 52 milioni di euro in cinque finestre invernali. La partenza di Pinilla e l'arrivo di Tino Costa hanno già avviato l'ennesima girandola di trattative in casa ligure. Il Milan ha esagerato solamente due stagioni fa, quando arrivò Balotelli, mentre Sampdoria, Palermo e Fiorentina si muovono costantemente, ma con rinforzi mirati.

Il confronto con gli altri quattro principali campionati europei, poi, conferma che la sessione di gennaio viene vissuta con attesa soltanto in Italia e in Inghilterra. In Spagna, Francia (nonostante il Psg) e Germania non ci sono tanti movimenti a gennaio. In Serie A (445 milioni di euro spesi nelle ultime 5 stagioni) si investe il doppio di quanto fatto in Bundesliga (202) e Ligue 1 (199) e addirittura quattro volte di quanto speso in Liga (106), dove Real e Barcellona preferiscono potenziare le proprie rose in estate. Anche le entrate, di conseguenza, sono maggiori da noi in inverno che negli altri Paesi. Soltanto in Premier League (709 milioni di euro dal 2010 al 2014), che di fatto economicamente non è paragonabile all'Italia, si catalogano viavai superiori. Le big di Inghilterra, come testimoniano negli anni gli arrivi invernali di Torres, Cahill, David Luiz e Matic (Chelsea), Mata (United) o Dzeko (City), spesso compiono follie anche nel cosiddetto mercato di riparazione.

Proprio il Chelsea merita un capitolo a parte. Tra i top club europei, spagnoli, tedeschi e francesi compresi, i Blues vantano questo primato nelle ultime cinque stagioni: oltre 180 milioni di euro spesi a gennaio. Il doppio dell'Inter, seconda della graduatoria, tre volte lo United, dieci volte il Bayern Monaco. La tendenza generale dei club più importanti d'Europa è infatti quella di non rivoluzionare troppo la propria struttura tecnica in inverno.

I colpi veri vanno fatti in estate, le «riparazioni» vanno lasciate a chi ha sbagliato i propri investimenti da giugno ad agosto.

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