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Inter, le seconde linee fanno felice Spalletti

Doppietta di Keita e gol di Lautaro: Frosinone ko I nerazzurri si risparmiano per la sfida al Tottenham

Inter, le seconde linee fanno felice Spalletti

L'Inter e i paradossi, un binomio vincente. La storia insegna, i nerazzurri sono per antonomasia squadra pazza e anche contro il Frosinone, nonostante il successo finale (3-0), la vita se la sono complicata i ragazzi di Spalletti. Dominando per lunghi tratti la sfida, ma mancando il colpo del ko e rischiando seriamente di subire il ritorno degli avversari. Alla fine ci hanno pensato Keita e Martinez, panchinari di lusso, a chiudere la pratica ciociara e permettere al tecnico di Certaldo di poter studiare con calma le prossime, decisive, sfide dei nerazzurri: già oggi si torna al lavoro per preparare il match di Champions League di mercoledì in casa del Tottenham, sfida che potrebbe già consentire l'accesso alla fase ad eliminazione diretta. Da lì, poi, Roma, Juventus e Psv Eindhoven in calendario: un mini tour de force dove sarà importante gestire le risorse, fisiche e mentali.

E anche ieri sera contro il Frosinone era quasi più la panchina dei nerazzurri a brillare, con Icardi, Vecino e Perisic spettatori non paganti del successo della Beneamata. Assente anche Brozovic, squalificato, le risposte positive non sono comunque mancate per Spalletti: che si sfrega le mani per la ritrovata verve sotto rete di Keita, ai primi due gol e al primo assist in nerazzurro dopo 362 minuti di gioco; e per la riconferma del Toro Martinez, che nonostante il poco spazio finora trovato è già arrivato a quota due reti a San Siro ed è entrato di diritto nel cuore dei tifosi nerazzurri, che l'hanno osannato all'uscita dal campo a dieci minuti dalla fine quando ha fatto spazio al capitano Icardi.

L'Inter, i suoi panchinari e i suoi paradossi hanno risposto al 3-1 casalingo che il Tottenham aveva rifilato, solo qualche ora prima, al Chelsea di Maurizio Sarri, in un ideale scontro a distanza in attesa del match di mercoledì a White Hart Lane. E chissà se la storia sarebbe potuta essere diversa se solo Chibsah non avesse, per ben due volte, tirato in modo centrale e molto debole addosso ad Handanovic. E se lo stesso portiere sloveno, sempre attento e preciso, non si fosse addormentato stile gol di Belotti di quel Inter-Torino 2-2 dello scorso 26 agosto davanti alla girata di testa di Ciofani, quando il risultato era ancora fermo sull'1-0 per i nerazzurri.

Piccoli brividi, per gli oltre 63mila assiepati al freddo di San Siro, che di fatto certificano la crescita di una squadra che, con Nainggolan in campo, ha vinto dieci volte su 12. Non sarà un caso e Spalletti lo sa, visto che lo conosce sin dai tempi della Roma e l'ha espressamente voluto in sede di calciomercato. E ora arriverà anche il top player a livello dirigenziale, Beppe Marotta: «Troverà una grandissima società ad aspettarlo» ha ammesso il direttore sportivo, Piero Ausilio.

La sfida alla Juventus si lancia anche così, in attesa del big match del prossimo 7 dicembre a Torino.

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