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Inter, vincere e ripartire. Lo scoglio granata per scordare il Sassuolo

Spalletti: "Il mercato mi disturba... Icardi? Il suo valore è in linea con la resa". Soares ora ufficiale

Inter, vincere e ripartire. Lo scoglio granata per scordare il Sassuolo

È una bella casualità, non c'è che dire. Toro-Inter oggi, il giorno successivo ai cento anni dalla nascita di Valentino Mazzola, ricordato ieri al Filadelfia con un triangolare cui hanno preso parte i pulcini granata, nerazzurri e del Venezia, ovvero la squadra nella quale il leggendario capitano del Toro aveva cominciato a giocare. Una giornata del tutto particolare, con in campo anche il piccolo Valentino Mazzola, pronipote di cotanto bisnonno e nipote del Sandro nerazzurro: emozioni forti, in mezzo a tanti volti che hanno scritto la storia granata più o meno recente.

Oggi, invece, toccherà a chi la serie A la frequenta da protagonista: i granata, che in casa hanno finora vinto solo quattro gare (contro Spal, Frosinone, Genoa ed Empoli), hanno bisogno della posta piena per rilanciarsi in chiave Europa League, mentre i nerazzurri non possono (per lignaggio) accontentarsi dell'attuale terza piazza in classifica. C'è da attendersi un match aperto, per di più con la sfida indiretta tra Belotti e Icardi, bomber che non stanno attraversando il miglior periodo della loro carriera ma che restano giocatori da tenere d'occhio. Ricordando Mazzola, il Toro è intanto obbligato a migliorare il proprio rendimento casalingo avendo già ceduto al cospetto di Roma, Napoli, Parma e Juve, ko cui va aggiunto anche quello in Coppa Italia contro la Fiorentina: la media di 1,44 punti a partita raccolta finora negli impegni tra le mura amiche non è infatti per nulla sufficiente a rafforzarne le ambizioni europee. Un cambio di marcia è insomma obbligatorio, strizzando anche l'occhio al calendario che da qui a fine campionato prevede che i granata ospitino Udinese, Chievo, Bologna e Cagliari (squadre alla portata), più le due milanesi, Atalanta, Sampdoria, Sassuolo e Lazio.

Quanto all'Inter, Spalletti si è detto «disturbato dalle voci di mercato». Ancora. «Questo periodo non mi dà mai niente e mi toglie sempre qualcosa... Icardi? Mauro non è sotto esame, sta facendo un buon campionato cercando di diventare più completo: a volte ci riesce, altre meno. Quanto sta facendo è in sintonia con il suo valore e la sua qualità». Essendo però l'argentino a secco da quattro partite e dal 15 dicembre (rigore all'Udinese, con cucchiaio), è ovvio che la sua astinenza faccia notizia. L'altra - di notizia - riguarda Perisic e la sua possibile partenza: «È forte, quindi è normale che si parli di lui durante il mercato ancora il tecnico nerazzurro -. Piace a diversi club...». Ovvero un'offerta reale e concreta da almeno 40 milioni, cifra che al momento né United né Tottenham paiono volere investire.

Ufficializzato Soares, le ultime voci provenienti dall'Inghilterra ipotizzano invece uno scambio di prestiti con l'Arsenal: Perisic farebbe le valigie per Londra e a Milano arriverebbe Mesut Özil, vecchio pallino nerazzurro.

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