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Interindonesiana Il magnate spiega i ritardi e il futuro

«Siamo ai dettagli». Dopo Moratti, lo dice anche Erick Thohir. Il magnate indonesiano continua nella politica in punta di piedi prima di entrare e restaurare il palazzo (dirigenziale) nerazzurro. Thohir ha cercato di rassicurare il popolo interista che, in questo gioco delle parti, ci vede poco chiaro.
A margine della conferenza stampa di presentazione di un torneo studentesco di basket, il futuro padrone nerazzurro ha cercato di chiarire lo strano stand by dopo la buona novella annunciata a Parigi il 19 settembre: «Arriviamo con le migliori intenzioni e l'accordo è molto buono. I nostri avvocati stanno discutendo i dettagli della transazione, forse nei prossimi giorni ci saranno i risultati sperati. Percentuali? Finché non arrivano le firme, non è giusto parlarne. I tifosi? La loro fiducia nei Moratti è ancora alta, lui sa capire allenatori e giocatori. Noi portiamo all'Inter altri valori e obiettivi come lo sviluppo commerciale e del marchio».
Fatto un primo distinguo: Moratti si intende di cose tecniche, lui è convinto di migliorare l'area business (non ci vuole molto visto il post Triplete), Thohir ha spiegato la situazione relativa al nodo presidenza. Chi sarà nominalmente numero uno, stante la posizione di supremazia del nuovo padrone (parla la quota azionaria)? Cosa farà Moratti? «Ne discuteremo quando sarà tutto finito. Di certo non sarò io a decidere il suo destino. Ciò che ha fatto Moratti negli anni per l'Inter è ottimo, ne discuteremo nel prossimo Cda. Per quanto mi riguarda, non avrò problemi ad adattarmi alla cultura italiana. Acquistare il 100 per cento? É sempre meglio avere un socio».
Tempo ancora un paio di giorni per poter arrivare tutti insieme appassionatamente all'assemblea dei soci del 28 ottobre, altrimenti ci dovrà essere una replica straordinaria. La data fissata per l'assemblea è il termine ultimo: per statuto, l'assemblea deve tenersi entro i quattro mesi dalla data di scadenza del bilancio (30 giugno 2013). Quel giorno Moratti ufficializzerà l'esborso di 40-42 milioni a parziale copertura delle perdite di esercizio che superano gli 80 milioni. In genere viene ripianata cash la metà (l'anno passato furono 35 milioni). Poi l'ingresso di Thohir solleverà l'attuale padrone da altre incombenze finanziarie. Finora Moratti ha speso circa un miliardo di euro in 18 anni. E ora attende di vedere cammello, ovvero che Thohir presenti tutte le garanzie bancarie per l'esborso dei 250 milioni concordati per il riassorbimento dei debiti.
L'assemblea nominerà il nuovo presidente del Cda e verrà deliberato l'ingresso dei nuovi soci. Thohir entrerà con il 30%, il 40% ad altri soci. E proprio per questa ragione ci sarà qualche problema sul numero dei componenti del Cda: 7 oppure 8 per una miglior distribuzione secondo quote di appartenenza.
Intanto le cattive notizie arrivano da Diego Milito. Il male all'inguine è diventato stiramento al retto femorale della gamba sinistra. Problema che sta nella natura delle cose dopo uno stop durato 7 mesi per l'infortunio al ginocchio. Quando forzi un po' c'è sempre qualche ricaduta.

Ci vorrà almeno un mese, prima di ritrovarlo in campo.

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