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Italia, sfida impossibile al tabù di Twickenham

LondraAvversario peggiore per risalire la china non poteva esserci. Soprattutto per chi dopo la vittoria contro la Francia, un po' si era illuso ed aveva immaginato di essere finalmente uscito dal tunnel delle onorevoli sconfitte. In realtà contro Scozia e Galles di onorevole si è visto molto poco. I lampi contro la Francia hanno lasciato spazio alle nuvole minacciose che si sono addensate sul gioco azzurro prima a Murrayfield e poi all'Olimpico di Roma contro i dragoni. Il calendario ci mette di fronte l'Inghilterra. E' la favorita del torneo, punta dritta al Grande Slam e l'Italia diventa un po' la vittima sacrificale sulla sua strada. Squadra fisica. Non a caso in panchina Brunel porta 6 avanti e 2 trequarti. Come dire prepariamoci alla battaglia.
C'è il ritorno di Parisse che ha avuto il suo sconto di pena dal giudice sportivo francese. Sei i cambi nel line-up azzurro. Non c'è Lo Cicero che semmai festeggerà entrando dalla panchina l'aggancio al record delle 101 presenze in azzurro di Alessandro Troncon. E poi Furno, Barbieri, poco spazio per i cacciatori di palloni. Qui si guarda soprattutto alla sostanza difensiva. L'Inghilterra fa paura. La differenza la fanno con il fisico, in più gestiscono magistralmente il territorio. Si installano nella metà campo dell'avversario e lì lanciano l'offensiva. Poi ad aprire le difese ci pensano due arieti come il sudafricano dei Saracens Brad Barrit e Manu Tuilagi. «Per fermarlo c'è solo un modo – scherza Brunel – Chiuderlo nello spogliatoio». Ma c'è poco da ridere considerando la varietà di soluzioni offensive nella faretra inglese.
C'è poi la sindrome di Twickenham che agli azzurri non è mai piaciuta: fin qui 12 incontri nel torneo, nessuna vittoria, 518 punti subiti, 158 segnati, 65 mete al passivo, appena 13 quelle realizzate. Un monologo quello della Rosa che può essere interrotto dagli improvvisi cali di concentrazione che la squadra di Lancaster spesso regala durante le sue uscite. Negli occhi l'Italia ha l'occasione mancata lo scorso anno a Roma ma questa è un'altra Inghilterra che ha trovato la quadratura del cerchio dopo la delusione del mondiale neozelandese. Ha battuto gli All Blacks campioni del mondo lo scorso novembre e due settimane fa si è sbarazzata della Francia puntando a chiudere il Championship senza sconfitte sulla strada verso la coppa del Mondo che ospiterà nel 2015.

Per l'Italia dopo i due passaggi a vuoto contro Scozia e Galles, la sfida di Twickenham diventa un trampolino di lancio pensando al duello finale di sabato prossimo con l'Irlanda e alla possibilità di centrare il traguardo di due vittorie in una singola edizione del torneo come accadde solo nel 2007.

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