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Italia travolta, l'illusione è già finita

Che crollo, i tedeschi ci prendono a schiaffi: cancellata la bella prova con la Spagna Azzurri dominati sul piano fisico e mentale E Conte per la prima volta subisce un poker

Italia travolta, l'illusione è già finita

Dimenticatevi la bella prova con la Spagna. Per gli azzurri ben altra musica all'Allianz Arena: la peggiore partita dell'era Conte nella quale la Germania ci domina dal punto di vista tattico, mentale e fisico e interrompe la tradizione negativa (non vinceva contro di noi dall'amichevole di Zurigo per il centenario della federazione elvetica del 1995 e in casa propria dalla sfida del 1994 a Stoccarda). Dura la lezione subita dalla truppa di Conte che mai aveva subito 4 reti da ct azzurro ed enorme passo indietro che fa suonare un campanello d'allarme per la difesa (che subisce gol da sei partite di fila). Segno che quando usciamo dai confini italiani e sfidiamo nazionali blasonate, abbiamo ancora un gap da colmare.Conte, che alla vigilia della partita aveva parlato di sedici nomi sicuri per l'Europeo (e di conseguenza 7 caselle da riempire), si aspettava delle risposte da alcuni elementi che però non sono arrivate. Dunque nella composizione del gruppo da portare in Francia, dovrà affidarsi a quanto visto finora e all'ultimo mese e mezzo del campionato. E rimane il mistero di Jorginho, schierato solo un minuto in due gare. «L'infortunio di Bonucci ha alterato le mie scelte», si giustificherà Conte.Il ct tedesco Löw, ancora scottato dal ko interno con l'Inghilterra, schiera a specchio la sua squadra, dimostrandosi più bravo del collega Conte. Rudy e Hector esterni del centrocampo bloccano le iniziative di Florenzi e Giaccherini, costringendo l'Italia a imbottigliarsi nel mezzo. Zona del campo dove però Montolivo e Thiago Motta sembrano pestarsi i piedi e non riescono a fare filtro. Mancano i cambi di gioco e le verticalizzazioni viste per lunghi tratti del match con la Spagna, i ritmi azzurri sono troppo bassi, c'è tensione e quasi paura degli avversari e la Germania ne approfitta con azioni ficcanti in velocità. L'intraprendenza di Insigne - attivo soprattutto nella prima frazione - è una voce nel deserto, dato che ogni volta che si prova a mettere in movimento le punte, sbagliamo i passaggi. Diverso il comportamento del tridente teutonico con Müller, Draxler e Götze, che fanno gran movimento sul fronte offensivo non dando punti di riferimento.L'Italia concede troppo senza aggredire gli avversari, non riuscendo a mostrare quella determinazione che servirebbe in partite del genere. Sul gol di Kroos, il secondo in tre giorni per il centrocampista del Real, la difesa di Conte non si alza a chiudere, su quello di Götze, sui titoli di coda del primo tempo, Florenzi e Darmian si fanno sorprendere. Tanto da far esclamare Conte in panchina: «Non è possibile prendere un gol così, erano in due...».Gli azzurri cercano di uscire dal torpore nella ripresa, interessanti le iniziative di Montolivo e Bernardeschi, ma la prima fiammata dei tedeschi si rivela ancora fatale, con il gol di Hector che chiude di fatto il match. Bonucci si infortuna, Conte inizia la girandola di cambi cercando di limitare il passivo che si incrementa con il rigore di Özil - fallo di Buffon su Rudy, partito però in posizione di fuorigioco -. Il tiro deviato (da Rüdiger) di El Shaarawy sigla il gol della bandiera. «Servivano questi test importanti per fare delle valutazioni, abbiamo incontrato i migliori», dirà un deluso Conte.

Il suo lavoro da qui a maggio sarà davvero duro.

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