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Javier Zanetti: "A fine anno mi ritiro dal calcio giocato"

Il capitano nerazzurro: "Da dirigente proverò ad essere utile al club anche fuori dal campo. Camicia e cravatta? Spero non saranno necessarie..."

Javier Zanetti: "A fine anno mi ritiro dal calcio giocato"

Ci siamo. Il momento tanto atteso (e, almeno dagli interisti, temuto) è arrivato: Javier Zanetti si ritira per davvero. Lo annuncia lui stesso in un'intervista al quotidiano argentino La Nacion, spiegando che le prossime due gare saranno le ultime della sua carriera da calciatore.

"Sento che è arrivato il momento. Mi sento completo e realizzato, ritirarsi a quasi 41 anni sentendosi ancora in forma non ha prezzo", spiega il campione nerazzurro, all'Inter dal 1995. Tuttavia non sarà un addio al calcio tout court, perché per Zanetti si prospetta un futuro da dirigente, sempre sulla sponda nerazzurra del Naviglio. "Proverò a essere utile al club anche fuori dal campo. Camicia e cravatta? Spero che non saranno necessarie", scherza "Pupi", come lo chiama chi lo conosce bene.

I tre migliori compagni con cui ha giocato? Ronaldo, Baggio e Messi. Gli avversari più ostici che si è trovato ad affrontare, invece, sono stati Ryan Giggs, Ricardo Kakà e Zinedine Zidane. Grandissimi campioni, ma appena sei tra le migliaia di calciatori che Zanetti si è trovato a sfidare in oltre vent'anni di carriera e 1112 partite da professioniste.

Zanetti è il giocatore straniero con più presenze in Serie A (613), e il secondo più presente di sempre nella massima serie italiana, dietro al solo Paolo Maldini. Inoltre è il giocatore con più presenze nella storia dell'Inter, di cui è stato anche il capitano più vincente: dal 1995 ad oggi ha conquistato cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League, una Coppa Uefa e una Coppa del mondo per club.

Ma soprattutto si è conquistato la fama di calciatore corretto, fedele alla maglia: un giocatore che un tempo si sarebbe chiamato "una bandiera".

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