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Tevez colpisce subito ma per Allegri che paura

La Juventus domina il primo tempo e spreca anche molto. Icardi pareggia con il primo tiro dell'Inter poi la Signora rischia. Un successo in sei gare

Tevez colpisce subito ma per Allegri che paura

Nostro inviato a Torino

L'Inter rimonta ancora, la Juve non vince ancora (un solo successo in sei partite). Segnali per tutti, non proprio per la bontà del nostro campionato. Pareggio per l'Inter, pareggio contro la Juve. Prosegue la tradizione negativa del 6 gennaio bianconero, l'Inter salva una sfida che, per un tempo, è stata al limite del desolante. Mancini pareggia ancora dopo il 2-2 con il Galatasaray. Il cartellone voleva Tevez e Icardi protagonisti e così è stato. La Juve resta in testa ma deve svegliarsi. L'Inter deve rinfrancarsi difensivamente: ancora una volta santo Handa ci ha messo le mani.

Tevez si è tolto subito il pensiero: quattro minuti soltanto per realizzare il gol che non ha mai segnato all'Inter e dimostrare la goffaggine difensiva nerazzurra. Che poi sia la terza volta di fila che, in campionato, la Juve sblocca la partita nel primo quarto d'ora contro l'Inter, fa tanto statistica, ma racconta qualcosa sulla gestione e sulla concentrazione delle due squadre. Era scritto nelle stelle, e negli articoli della settimana, che Carlitos dovesse essere il protagonista. Ma era scritto anche il gol di Icardi, capace di non toccar palla per 63 minuti prima di infilare nella porta di Buffon il quinto gol in quattro partite (due con la Sampdoria, gli altri con l'Inter) e di cominciare lo show personale dei gol mancati. È scritta, invece, nei numeri al passivo della difesa nerazzurra la burrosità che complica sempre le partite interiste. Podolski, seduto in panca fin all'ottavo del 2° tempo, si sarà messo mani nei capelli. Mancini non ci ha provato subito, neppur quando nel pomeriggio la febbriciattola di Palacio è diventata febbre.

Davanti alla Juve c'è poco da scherzare e l'Inter fin al suo gol ha suonato violini anziché tamburi. La Juve è partita con la determinazione dei forti. Il gol è stato sintesi. Temporale sulla destra: D'Ambrosio emmenthal, Llorente che anticipa Juan Jesus, Vidal che si mangia Medel per il passaggio a Tevez, che si beve Ranocchia con il guizzo del gattone.

Inizio tutto Juve e niente Inter. Marchisio si è mangiato l'occasione dopo un minuto e 44 secondi. Vidal arrembante per scaricare tiri e passaggi che solo la buona vena di Handanovic ha saputo intercettare. L'Inter ha provato a giocar palla o a tener palla, ma nulla di più. Neppure un tiro in porta nel primo tempo: Icardi mai visto e mai servito. La Juve si è limitata a un gioco attento e determinato. Partita era, ma in realtà partita non era.

Pogba ha fatto sbarrare occhi filandosela via fra tre interisti, prima di trovare la barriera di Handanovic. La differenza stava tutta qui: la gente di talento e qualità della Signora produceva calcio e qualche pericolo; il trio dei tenori stonati interisti, Guarin-Kovacic-Hernanes, solo calcio approssimativo e avventuroso. Un gol solo della Juve, alla fine del primo tempo, è stato un bel salvagente per l'Inter. E buon che l'arbitro ha esitato sull'unico intervento da difensore di Juan Jesus (gomitata a Chiellini in area), il resto infatti erano ridicolaggini da oratorio.

Vista così l'Inter non serviva, troppo facile per la Juve. E, allora, Mancini ci ha tentato con Podolski. La squadra si è fatta più sostanziosa e la Juve non ha preso contromisure. E quel tanto è bastato perché Icardi rinfrancasse la gente, schizzando via sull'allungo di Guarin e sfruttando la marcatura di Bonucci, modello Ranocchia, per calciare di incrocio. Gol ad effetto calcio, perché l'ultima mezz'ora è stata partita più che mai: Handanovic ha salvato la porta da una punizione di Pirlo, Pogba ha sfiorato il gol di testa, la Juve ha cominciato a svirgolare in difesa e Icardi si è mangiato il raddoppio prima su invito di Podolski, poi chiamando Buffon alla paratona. E quando non ha servito Osvaldo, appena entrato, ha pure rischiato di prender bussa dall'infuriato compagno. Inter frenetica e selvaggia nel finale (Kovacic si è fatto espellere per fallo su Lichtsteiner), Juve pericolosamente traballante.

Neppur fosse un'altra partita.

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