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Alex Sandro, la Signora ha preso un missile. Thohir: "Via Kovacic? Costretti dal fairplay"

Juve, ieri la partitella a Villar Perosa. Ufficiale il brasiliano del Porto. Napoli, il presidente De Laurentiis contro l'Inter

Alex Sandro, la Signora ha preso un missile. Thohir: "Via Kovacic? Costretti dal fairplay"

Torino - Una moto sulla sinistra. La Juventus ha finalmente trovato il giocatore che cercava da anni. Con tutto il rispetto per Evra (in scadenza, con 34 primavere sulle spalle) e per chi lo ha preceduto, Alex Sandro è tutt'altra cosa: dieci anni meno del francese, una corsa che ammazza chi prova a stargli dietro e un piede mancino educato come pochi. L'erede di Roberto Carlos, si dice: verità. E non suggestione, ché ci sarebbe da stupirsi se il brasiliano non sfondasse davvero anche da noi: arriva dal Porto, la Juve lo ha pagato 22 milioni più bonus (si sfioreranno i 30) strappandolo al Manchester City e al Psg che gli avevano proposto oltre quattro milioni a stagione per averlo il prossimo giugno, a parametro zero. Marotta è stato (ancora una volta) il più sveglio di tutti: quando i portoghesi hanno capito che avrebbero perso il giocatore senza incassare nulla, lui non ha perso tempo e l'affare ha preso corpo. Al difensore (oggi le visite mediche), buono sia per la difesa a quattro che per il ruolo di esterno alto nel 3-5-2, andranno 2,8 milioni (più bonus, inevitabili) per i prossimi cinque anni. Adesso manca solo un trequartista o comunque un giocatore d'attacco: stufi di aspettare Draxler («con lo Schalke non si può dialogare, ma la pista rimane aperta», ha detto Marotta a Villar Perosa, dove Pogba ha segnato un gran gol) e Goetze, sapendo che non sarà facile accaparrarsi Mkhitarian («per ora non ci sono segnali di apertura dal Borussia»), i bianconeri possono invece nutrire buone chance di arrivare a Cuadrado: il Chelsea (dritto su Pedro, del Barcellona) lo lascerebbe partire in prestito con diritto di riscatto. Altri nomi più o meno caldi? Lamela e Pastore, per esempio. «Per un giocatore di prospettiva, siamo pronti a spendere: abbiamo dieci giorni per un grande colpo».

Lo farà, dopo avere ceduto, anche l'Inter: «Siamo stati costretti a vendere Kovacic per le regole del fairplay finanziario - ha spiegato Thohir da Giacarta -. Lui rimpianto come Pirlo? Il rischio c'è. Anche la partenza di Shaqiri, che non era in accordo con Mancini, è stata fatta per riequilibrare il bilancio. Perisic? Possibile. Chiunque arriverà (non Criscito, che rimane allo Zenit, ndr) sarà comunque un calciatore da Inter e non un mio capriccio».

Nessun affare comunque con il Napoli, viste le parole di De Laurentiis: «Sono seccato delle voci arrivate dall'agente di Mertens. Ora vedremo come gli avvocati potranno agire nei confronti di questo scellerato. Ho chiamato l'Inter per sapere come si permettessero di contattare un mio giocatore: tutti hanno negato. Con i nerazzurri non ci sarà nulla, né in entrata né in uscita».

Partenopei forti adesso su Sala (Verona) e Donsah (Cagliari), mentre il Milan è pronto a chiudere per Soriano, altro 'figlioccio' di Mihajlovic.

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