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La Juve con l'incubo di buttare via il titolo

Signora impiegatizia a Ferrara e Crotone Coi partenopei servono fatti, altrimenti...

La Juve con l'incubo di buttare via il titolo

Dice Allegri Massimiliano: «Un mese fa avrei firmato per ritrovarmi con 4 punti di vantaggio sul Napoli». Un giorno fa sarebbe stato più semplice battere il Crotone e ritrovarsi con 6 punti di vantaggio. Ma questo è un discorso difficile per l'allenatore che ha concesso un'altra frase di repertorio non sapendo bene che cosa stesse dicendo: «Dopo l'1 a 0 invece di rallentare...» Invece di rallentare? Eccolo il problema, la halma che il livornese chiede ai suoi anche quando dovrebbero chiudere le partite, aumentare il ritmo e non concedere quel football così stucchevole, lento, prevedibile giustamente punito dal gol della squadra calabrese. Nell'occasione sulla rovesciata di Simi il difensore Benatia ha chiuso gli occhi e si è protetto il volto e il corpo con le braccia alzate, forse temendo che l'attaccante del Crotone fosse un parente o inviato di Crozza. Non scherzo, la prestazione juventina è stata in linea con altre deludenti partite, tutte uguali nell'interpretazione, esaltata poi dal numero di qualche artista, Douglas Costa, Dybala, Higuain, Cuadrado. La Juventus che si ritrova ad affrontare le ultime sfide dirette con Napoli, Inter e Roma potrebbe far tornare alla mente il mondiale di ciclismo su strada del Settantadue, a Gap in Francia. La voce di Adriano de Zan e le immagini televisive raccontarono una volata finale imprevedibile e imprevista, Bittosi primo ma in evidente affanno, alle sue spalle l'ombra sempre più lunga e pesante di Marino Basso e dunque Bitossi, Bitossi, Bitossi, BASSO. Qualunque riferimento a Juventus Napoli è puramente voluto, la Juve si volta e guarda l'avversario caricato a pallettoni, sa di dover assolutamente vincere, sa di dover cancellare Crotone o Ferrara ma alle parole devono seguire i fatti. Non so ancora quali saranno le scelte di Allegri, di certo quelle di Crotone appartengono a una mentalità impiegatizia, Sturaro (deve avere una personale e speciale carta di credito valida con l'allenatore) collocato per otto minuti a sinistra come vice Mandzukic e poi riportato a destra sul binario di Lichsteiner, il fantasma di Marchisio, ormai alla memoria, l'indisponente Dybala rimasto in campo ottantacinque minuti, la inesistente personalità di Rugani che non si assume una sola responsabilità oltre al passaggio laterale, la destinazione in panchina di Cuadrado e Bernardeschi utilizzati assieme nei minuti finali come nei tornei amatoriali, hanno portato al giusto pareggio e avrebbero benissimo potuto portare alla sconfitta. Questa la fotografia del campo, al di là delle chiacchiere del dopo partita. La Juventus ha parlato molto, anzi troppo, in questa settimana, soltanto Allegri ha conservato equilibrio chiedendo a tutti il silenzio, dunque parlando da dirigente.

Ora è il momento dei fatti, tre sfide per non cancellare una stagione. Il Napoli pensa di essere Marino Basso, la Juventus non vuole fare la fine di Bitossi.

Ma, raggiunto il traguardo, dovrà assolutamente dedicarsi a un mandato esplorativo per un nuovo governo.

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