Impossibile dimenticare Pirlo, Tevez e Vidal dopo una sola partita: vincere, però, aiuta a prendere fiducia e a ributtare sotto il tappeto le critiche che sarebbero piovute in caso di insuccesso. La Juve è ripartita da dove aveva smesso, eccezion fatta per la finale Champions: concorrenza avvisata e mezza salvata. E l'avere messo in cantiere il primo trofeo stagionale dopo nemmeno venti giorni di preparazione, con tre assenze pesanti (Chiellini, Khedira, Morata) e una rosa incompleta, è un segnale forte e chiaro.
Adesso la palla torna a Marotta: tempo un paio di giorni al massimo e sarà ufficializzato l'arrivo di Siqueira dall'Atletico Madrid (prestito da 2 milioni di euro, riscatto a 7 milioni) per puntellare la fascia sinistra. Quanto al centrocampista di qualità - trequartista o giù di lì - si riprenderanno i contatti con lo Schalke per Draxler partendo dal presupposto che i 30 milioni cash chiesti sono troppi: da Torino si ribadirà un'offerta di circa 25, bonus compresi.
Senza dimenticare il tormentone bianconero sul fronte Goetze (occhio però allo United), il nome nuovo potrebbe essere quello di Gundogan, centrocampista tuttofare del Borussia Dortmund per il quale Allegri stravede: il contratto in scadenza nel 2017 è una spia più che interessante.
