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Juve-Napoli, Sarri gioisce: "È vittoria di un popolo"

Nel post-partita Sarri ammette: "È una vittoria per la gente perché il Napoli è la squadra di un popolo non solo di una città. Per lo scudetto non cambia niente, Juve ancora davanti"

Juve-Napoli, Sarri gioisce: "È vittoria di un popolo"

"No, non è stata la partita perfetta. Ma un'ottima partita sì, perché venire qui e voler fare la partita e mettere la Juve nelle condizioni di giocare sulle ripartenze è difficile per tutti": sono le parole di Maurizio Sarri dopo la vittoria all'Allianz Stadium di Torino.

Il mantra

Lo ripete sempre. Quasi a voler convicencere tutti, come se i risultati non bastassero: "La squadra è cresciuta tantissimo, è cambiata anche la nostra mentalità altrimenti non avremmo potuto vincere qui". E a chi lo interrogato sullo scudetto, definito il palazzo nella filosofia sarriana: "Noi fino al palazzo? Il palazzo presuppone che ci sia il potere. Vincere qui, intanto, è sempre stupendo, perché sono soddisfazioni che diamo ai nostri tifosi. Una soddisfazione enorme, ma dobbiamo essere anche lucidi nel dire che è una soddisfazione singola. Per tutto il resto cambia poco. Poi posso dirvi che la Juve dal punto di vista dei risultati rappresenta il potere, perché viene da sei campionati vinti consecutivi e sono in testa nel settimo. Sicuramente la Juve rappresenta per questo motivo il potere tecnico, ma secondo me anche qualche altro... Ma questa è una mia considerazione personale. E' la squadra simbolo, la più forte, contro cui chiunque vorrebbe vincere. E quando vinci ti dà soddisfazione".

Sulla partita, Sarri è sicuro: "Non abbiamo concesso niente, solo qualcosa sulle palle ferme. Ma nulla sugli sviluppi, e la vittoria è arrivata come logica conseguenza". E sottolinea: "Mi sembrava una bestemmia venire qui e cambiare un calcio che ci ha portato a questi livelli. C'era una mezza intensione di cambiare negli ultimi 25 minuti, ma poi la loro grande densità a centrocampo ci ha sconsigliato di fare un qualcosa che ci poteva mettere in mezzo".

E sullo scudetto ammette: "Per ora mi sono divertito, abbiamo fatto contenta una tifoseria straordinaria come la nostra. Napoli è la squadra di un popolo, non solo di una città, e questo mi da grande soddisfazione. Poi la Juve è ancora avanti, e non cambia quasi niente: ha tutto ancora nelle proprie mani. Noi dobbiamo pensare solo alla prossima partita, senza volare: la Juve è davanti, ed è durissima.

Il campionato è purtroppo ancora nelle loro mani, e la loro forza è straripante".

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