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Juve-Quagliarella da record per chiudere l'anno col botto

Allegri vuole "girare" a 53 punti, quota mai raggiunta Il doriano (8 gol di fila) insegue Trezeguet e Batistuta

Juve-Quagliarella da record per chiudere l'anno col botto

Torino «Nella peggiore delle ipotesi chiuderemo il girone di andata con cinquanta punti». Allegri tocca ferro, ma basta questa sua frase per rendere l'idea di cosa sia la Juventus di quest'anno. Inarrestabile o quasi. Fatto sta che, battendo oggi la Sampdoria all'ora di pranzo nell'ultima di andata, i bianconeri girerebbero addirittura a 53, un punto in più di quanto ottenuto sempre dai bianconeri nel 2005-06 e nel 2013-14: sarebbe l'ennesimo record, ovviamente. Dall'altro lato, andrà a caccia dell'impresa anche il vecchietto più terribile di questo campionato: Fabio Quagliarella, ex di turno, butta infatti la palla dentro da otto partite consecutive e ha messo nel mirino la striscia di nove firmata da David Trezeguet, anche se il record assoluto (11) è di Gabriel Batistuta. «Lui è straordinario», gli inevitabili complimenti del tecnico toscano.

Juve-Samp la si può presentare così, insomma: una squadra formidabile e un attaccante di quasi 36 anni che gioca, si diverte e segna come un ragazzino. Bravi tutti, ecco. In attesa di sfidarsi oggi allo Stadium, dove la Signora batte i blucerchiati da tre anni di fila e andrà ovviamente a caccia del poker. «Vogliamo la posta piena, altrimenti andremo in vacanza col giramento di scatole ancora Allegri -. Dobbiamo tirare fuori le ultime energie che abbiamo prima della sosta». Fatto trenta (50, in realtà), non resta che fare trentuno. Con Cuadrado fuori tre mesi (operato al ginocchio), Ronaldo che tornerà al suo posto dopo la mezza sosta di Bergamo e farà reparto con Dybala (in ballottaggio con Douglas Costa) e il solito Mandzukic. «Abbiamo raccolto 16 vittorie e 2 pareggi, non poco. E siamo passati da primi in Champions: quando sento dire che la Juve è in crisi, credo che il panettone sia andato di traverso a qualcuno». Prima contro quinta, match di alta classifica per chiudere l'anno solare, periodo in cui i bianconeri hanno raccolto 98 punti in 37 partite. Tanto per rendere l'idea, il Napoli (secondo) è a 14 lunghezze, l'Inter (terza) a 31. « Facciamo un passettino alla volta. Per noi il Napoli è una diretta concorrente finché non ci sarà il verdetto della matematica».

E se sono già cominciate le voci di mercato che lo vorrebbero tra i candidati alla panchina del Manchester United, Allegri glissa e piazza l'affondo: «Ho un contratto di un altro anno e mezzo alla Juventus, stiamo facendo grandi cose insieme. Avanti così, senza problemi. Giugno però è lontano: magari perdo due o tre partite e vengo messo in discussione». Tutto può essere, ma al momento pare scenario difficile da immaginare. Con l'ennesimo record dietro l'angolo e l'ottavo scudetto di fila che solo la Juve pare poter perdere: «Tutto quello che abbiamo fatto deve regalarci orgoglio e soddisfazione, ma bisogna stare zitti e giocare a calcio.

Girare a 53 punti è importante non per il record in sé, ma perché ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi».

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