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Juventus, Allegri: "Incontrerò Agnelli per parlare del futuro"

Il tecnico della Juventus Allegri è parso sereno alla vigilia del derby contro il Torino e sul suo futuro ha affermato: "Dovremo discutere delle cose che sono andate bene e di quelle che non sono andate"

Juventus, Allegri: "Incontrerò Agnelli per parlare del futuro"

Vigilia di campionato per la Juventus di Massimiliano Allegri che domani sera, alle ore 20:30, sarà impegnata contro il Torino di Walter Mazzarri, nell'atteso derby della Mole. Il tecnico bianconero è parso più pacato davanti alle telecamere, dopo l'alterco avuto con Daniele Adani al termine della partita contro l'Inter ed ha risposto soprattutto alle domande sul suo futuro: "Dovremo incontrarci con il presidente per pianificare e programmare il futuro con lucidità. Dovremo discutere delle cose che sono andate bene e di quelle che non sono andate".

L'ex tecnico del Milan è poi entrato nel dettaglio: "Dobbiamo capire dove ci sarà da migliorare, dove vorremo arrivare e quelle che saranno le idee del presidente, che è la cosa più importante. Il resto è normale. Stamattina ci siamo visti con il presidente, ma anche l'altro giorno, perché quando lui è qui ci vediamo quasi tutti i giorni, ma quando il presidente mi chiamerà avremo un incontro e non c'è nessun problema. Se resto? Tutti gli anni è sempre la stessa cosa e poi è cinque anni che sono qui. Abbiamo un mese di tempo rispetto agli anni precedenti per pianificare ed avere la lucidità per decidere che direzione prendere la prossima stagione"

Allegri ha poi dato anche la sua opinione sul continuo dibattito, quasi inutile a volte, tra chi sia il migliore tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo: "Chi meglio tra CR7 e Messi? Per Cristiano il duello con Lionel è un bello stimolo. Abbiamo il derby e Messi l'ha raggiunto nei 600 gol, quindi CR7 vorrà andare avanti e poi vuole vincere la classifica marcatori. Per quanto andranno avanti? Per Messi io non so, per Ronaldo ha ancora degli anni di carriera davanti. Quando smetteranno difficilmente ci saranno un altro Messi o un altro Ronaldo.

Ci saranno giocatori bravi che cresceranno, poi come nella vita in generale dopo anni ne nasceranno altri. Non uguali, ma diversi e forti"

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